UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Radio Vaticana,
una storia lunga 80 anni

Radio Vaticana ha 80 anni, una «bella età», «giusta per riflettere», e «guardare al futuro», per «affrontare le nuove sfide». Lo ha ribadito padre Federico Lombardi, direttore generale dell’emittente, presentando a Roma i due volumi dedicati proprio agli 'Ottant’anni della Radio del Papa'.
5 Ottobre 2011
Radio Vaticana ha 80 anni, una «bella età», «giusta per riflettere», e «guardare al futuro», per «affrontare le nuove sfide». Lo ha ribadito padre Federico Lombardi, direttore generale dell’emittente, presentando a Roma i due volumi dedicati proprio agli 'Ottant’anni della Radio del Papa'. L’evento è stato ospitato nell’Aula Magna dell’Università Lumsa, davanti ad un folto pubblico in cui erano presenti, tra gli altri, il cardinale Roberto Tucci, il presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, l’arcivescovo Claudio Maria Celli, il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, Dino Boffo, direttore di rete di Tv2000, Antonio Preziosi, direttore del Gr Rai. L’incontro, cui era presente anche il rettore della Lumsa Giuseppe Dalla Torre, è stato moderato da don Giuseppe Costa, direttore della Libreria editrice vaticana che ha pubblicato i due volumi di un opera che «non ha precedenti» nel panorama librario. L’ingegner Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato che hanno sponsorizzato l’opera, ha voluto far notare come Pio XI volle creare, nel neonato Stato vaticano, proprio una stazione ferroviaria insieme a quella radiofonica. Padre Lombardi nel suo intervento ha spiegato come il primo volume sia opera del compianto Fernando Bea mentre il secondo di Alessandro De Carolis, e ha sottolineato che si tratta della prima presentazione anche della fatica di Bea pubblicata nel 1981 per festeggiare i primi cinquanta anni della Radio Vaticana.
Lombardi ha ricordato che in effetti il volume doveva essere presentato alle 18.00 del 13 maggio di quell’anno, ma mezz’ora prima si consumò in piazza San Pietro l’attentato a Giovanni Paolo II e quindi, per ovvi motivi, saltò tutto. L’attuale direttore generale dell’emittente pontificia ha quindi rievocato il ruolo della Radio Vaticana nell’epoca dei grandi totalitarismi del ’900, e il grande servizio compiuto per aiutare il ritrovamento dei dispersi della seconda guerra mondiale. E ha evidenziato che oggi la Radio Vaticana è una Radio, «ma non solo», visto che, ad esempio è presente anche nel web. Il vice­direttore di RadioRai Sergio Valzania, da parte sua, ha rilevato che l’opera sugli 80 anni dell’emittente del Papa è una «miniera di informazioni», ma pure un «testo molto importante di storia contemporanea», di «scienza della comunicazione» e «forse anche di teologia». De Carolis, autore del secondo volume sulla storia della Radio dal 1978 ad oggi, ha infine evocato il vero e proprio «tsunami» che colpì l’emittente con l’arrivo di Giovanni Paolo II, «Papa veloce» per gli standard dell’epoca, che impose, anche con i suoi viaggi, nuove modalità di lavoro.