UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Settimanali diocesani “in rete” con i testimoni digitali

Fanno «rete» attorno al convegno «Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era crossmediale» ( Roma, 22- 24 aprile 2010) i 186 settimanali e periodici diocesani aderenti alla Fisc. La sfida è quella di «esserci» e non solo in termini di presenza numerica, ma soprattutto dando impulso attivo sul territorio.
1 Febbraio 2010
Fanno «rete» attorno al convegno «Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era crossmediale» ( Roma, 22- 24 aprile 2010) i 186 settimanali e periodici diocesani aderenti alla Fisc. La sfida è quella di «esserci» e non solo in termini di presenza numerica, ma soprattutto dando impulso attivo sul territorio. L’iniziativa promossa dalla Chiesa italiana (le informazioni sono disponibili al sito internet www.testimonidigitali.it) è stata illustrata da don Ivan Maffeis, vice direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. «Possiamo e dobbiamo rispondere con la forza delle nostre testate diocesane, a riprova del radicamento che hanno sul territorio – ha spiegato Maffeis, già direttore di Vita Trentina –. Il convegno e l’udienza sono occasioni formative di primo piano per direttori, redattori, collaboratori, corrispondenti».
  Maffeis, illustrando intenti, compiti e programma del convegno nazionale che si concluderà in aula Paolo VI, in Vaticano, con l’udienza di Benedetto XVI ai partecipanti, ha inquadrato l’importanza dell’appuntamento di aprile dentro il senso e il significato delle parole di Benedetto XVI in occasione del suo messaggio per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Con riferimento a internet, il Papa ne rileva la «pervasiva diffusione» e il «notevole influsso» ha rilevato Maffeis. Alla rete, ha sottolineato il sacerdote, il Pontefice riconduce molti dei «grandi cambiamenti culturali» avvertiti «particolarmente dal mondo giovanile» e la valorizza quale «grande risorsa per l’umanità» . Se Benedetto XVI ne parla, ha rilevato ieri don Maffeis «non lo fa però semplicemente per tessere le lodi del web, né per restare incantato – come il pastore, consegnatoci dalla tradizione del presepe – davanti a questa capanna, che non conosce confini. Anche in questo caso, a Pietro interessa prendere il largo, affrontare la navigazione aperta, animati dalla stessa passione che da oltre duemila anni accompagna la barca della Chiesa – ha aggiunto il sacerdote –, che è passione ' per dare un’anima' a questo mondo digitale, dove far emergere non tanto ' la mano dell’operatore dei media', quanto ' il cuore del consacrato'» . Raccogliendo l’invito di don Maffeis, il presidente della Fisc don Giorgio Zucchelli ha esortato il consiglio nazionale a «promuovere il convegno e raccogliere in ogni diocesi di riferimento adesioni. Allo stesso tempo stimolare i direttori degli uffici comunicazioni sociali e gli animatori della comunicazione e della cultura ad impegnarsi nel sensibilizzare all’iniziativa» .

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