La preghiera? Nuova ogni mattina. E affrontata con calma, ascoltando la Parola di Dio anche in mezzo al traffico. Basta solo avere a disposizione un lettore Mp3. È quanto ormai già da tre anni propone la Provincia inglese dei gesuiti. Con un successo che sta andando al di là di ogni aspettativa. L’iniziativa si chiama Pray-as-you-go, «prega mentre vai»; e il nome dice già da solo la caratteristica principale di questo strumento: si tratta infatti di file scaricabili attraverso il proprio computer da un apposito sito ( www.pray-as-yougo.org) sul proprio lettore portatile Mp3, in modo da poterli ascoltare durante il tragitto da e verso il lavoro.
Un’idea che nelle scorse settimane è stata giudicata il sito più innovativo nell’edizione 2009 del premio Church Website of the Year, promosso insieme a Londra dall’ong Christian Aid e dal Church Times , il più importante settimanale anglicano. Un file al giorno – della durata tra i 10 e i 13 minuti – pensato non come la classica meditazione, ma come un aiuto alla preghiera. La struttura è sempre la stessa: si comincia con il suono delle campane, come chiamata alla preghiera; segue un brano musicale ac- compagnato da poche parole introduttive. Si arriva poi al brano della Parola di Dio del giorno, il cuore di questo strumento: lo si ascolta una prima volta, ci si riflette brevemente sopra guidati da alcune domande, quindi lo si ascolta una seconda volta per farlo diventare davvero proprio. Infine viene proposta una piccola riflessione conclusiva e si conclude con la preghiera del Gloria.
Uno strumento, dunque, il più possibile semplice. E con un occhio attento anche alla praticità: una proposta quotidiana che sai dove trovare; la possibilità di scaricare all’inizio della settimana tutti i file, in modo da non dover aggiornare in continuazione il lettore Mp3.
Pray-as-you-go nasce come idea quaresimale nel 2006; dopo avere però registrato 250mila download da tutto il mondo dei propri file, i gesuiti inglesi hanno deciso di non fermarsi con la Pasqua.
Così il sito è diventato una proposta stabile; e a tre anni ormai di distanza le sessioni di preghiera scaricate sono diventate più di dieci milioni. Nel frattempo lo strumento si è anche arricchito di nuovi contenuti: adesso a disposizione c’è anche un altro file audio per la preghiera e l’esame di coscienza al termine della giornata; e anche qualche consiglio su come far sì che il proprio corpo partecipi alla preghiera.
Chi sono gli utenti di Pray-as-you-go? Scorrendo le testimonianze sul sito si trova davvero di tutto. Ad esempio Tracey, dalla California, racconta di aver scoperto il sito assolutamente per caso: «Non sono cattolica – racconta –, stavo cercando una guida per aiutarmi a perdere peso e non so bene come sono finita su Pray-as-you-go . Adesso ascolto il file ogni mattina». Alex, invece, scrive dal Giappone: «A differenza della Baviera, dove sono nato, qui i cattolici sono appena lo 0,5 per cento della popolazione. Non c’è nulla che – come le campane delle nostre chiese – ti chiami alla preghiera quotidiana. Quando ho scoperto questo sito l’ho segnalato anche ad alcuni amici giapponesi. E so che alcuni di loro adesso lo usano». Katharine è una studentessa di Washington: «Mi sono riproposta tante volte di pregare in maniera più regolare e ignaziana – spiega –. E alla fine mi perdevo sempre nei miei impegni. Adesso invece con questo strumento è tutto più facile». Pray-as-you-go piace perché è uno strumento pensato davvero su misura per i nuovi media. Intanto è decisamente qualcosa di più rispetto alla classica meditazione o anche al breviario da ascoltare sull’ipod. Ma soprattutto è il frutto del lavoro non di un singolo prete appassionato del web, ma di un’intera comunità religiosa che ha scelto di confrontarsi con le nuove frontiere della comunicazione facendo tesoro della propria secolare esperienza. Pray-as-yougo si inserisce infatti nel progetto Jesuit Media Initiatives , che i gesuiti inglesi hanno voluto proprio per «raccogliere l’eredità di sant’Ignazio: lui, infatti, non si tirava indietro di fronte alle sfide culturali del proprio tempo». Seguirne le orme oggi significa lasciarsi avvicinare davvero anche da chi – magari – stava cercando solo una dieta.