UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ancora troppa violenza in Tivù Nel 2007, 37 violazioni e 42 sanzioni

C'è ancora troppa violenza in tv, specialmente nella cronaca nera dei tg e nei telefilm criminal-polizieschi, anche se migliora il sistema di avvertenze (bollini, farfalle, display) per le famiglie sull'idoneità dei programmi ai minori. È il bilancio del Comitato per l'applicazione del Codice Tv e Minori (che diventerà presto Media e Minori) per il 2007, anno in cui sono state accertate 37 violazioni e adottate 42 sanzioni: 10 indirizzate alla Rai, 10 a Mediaset, 2 a La7, 12 alle tv satellitari.
20 Febbraio 2008

Tra i programmi finiti nel mirino del Comitato figurano “Distraction” e “Dragon Ball” di Italia 1, “Buon pomeriggio” di Canale 5, “Domenica in” e una replica di “Rex” in fascia protetta su Raiuno, i telefilm di Raidue “Ncis” e “Criminal Minds” e, per Sky, diversi film vietati ai minori trasmessi in orario di “televisione per tutti” (come “The Eye” e “The Cell” su Sky Cinema Max e “Festen” su Sky Cinema Mania). Nel complesso, nel 2007 si è un po' attenuata "l'emergenza reality show", ha sottolineato il Comitato nel consuntivo, “ma si é accentuato il tema della violenza, al centro di almeno 23 delle 37 violazioni accertate. Una violenza fisica e psicologica, individuale o di branco, traumatizzante o cronicizzata, nella scuola, nei borghi come nelle metropoli, negli stadi, in famiglia, raccontata nei notiziari e nei programmi di approfondimento, nei quali il tasso di cronaca nera ha raggiunto livelli che non possono essere trascurati, ma anche nei telefilm, in particolare statunitensi, dove spopolano camere per autopsie e assassini di bambini”. “Nei confronti del satellite, ha sottolineato Emilio Rossi, presidente del Comitato, “c'è ancora un difetto normativo. Ci sono infatti programmi che vanno in onda in chiaro e come tali sono da equiparare a tutte le altre trasmissioni; ci sono poi programmi ad accesso condizionato, per i quali sono previste forma normative più indulgenti a fronte di sistemi di parental control; infine ci sono i servizi on demand. E' necessario, quindi, un chiarimento di natura legislativa: il Testo Unico e la Gasparri rimandano a disposizioni particolari che però non ci sono, con tutto il rispetto per le delibere dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni cui spetta irrogare le sanzioni in caso di violazione del Codice (nel 2007 sono arrivate a 200 mila euro)”.