Dopo oltre 80 anni di attività la sala della comunità di Besnate, in provincia di Varese, si è rinnovata. Si è trattato di un passaggio imposto dalla rivoluzione digitale che sta mandando in pensione le vecchie pellicole. Così, meno di un mese fa, è stata inaugurata la nuova sala del «Cinema Incontro» della parrocchia di San Martino Vescovo, da sempre un punto di ritrovo per la comunità e per gli abitanti dei paesi limitrofi.
Con 276 posti (di cui due riservati ai disabili), questo luogo oggi offre una programmazione ricca e variegata che si rivolge a un’ampia platea: dai bambini agli adulti. «Nella scelta dei film facciamo riferimento alla guida dell’Acec – spiega Gianni Pertile, uno dei responsabili – cercando di scegliere anche proiezioni originali che stimolino la riflessione dello spettatore».
Il posto viene utilizzato anche per spettacoli teatrali, concerti, organizzazione di eventi culturali e presentazione di libri. «Vogliamo garantire una proposta di ampio respiro – aggiunge Pertile –, dedicando il massimo dell’attenzione possibile alla persona».
Il successo della sala è dovuto soprattutto all’impegno di tanti volontari. «Sono circa una cinquantina – racconta il responsabile –. Si occupano con passione di aspetti pratici e tecnici. Senza il loro contributo, possiamo tranquillamente affermare che il 'Cinema Incontro' sarebbe già chiuso da un pezzo». E tante realtà, in effetti, a prescindere dall’opera prestata dai volontari, rischiano di spegnere le luci a causa dei costi altissimi per adattarsi al digitale. Una di queste è la storica sala della comunità San Siro di Nervi (Genova). Per evitare la chiusura due responsabili del cineforum hanno lanciato una campagna sul web per raccogliere fondi. Si punta sulla generosità della gente per mantenere in vita una struttura di aggregazione, soprattutto per i più giovani.