UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Che fine fanno i nostri dati su Facebook?

Ha fatto il giro del mondo l'articolo del Wall Street Journal nel quale si legge che molte delle applicazioni utilizzabili su Facebook avrebbero raccolto gli ID identificativi degli utenti e li avrebbero trasmessi ad almeno 25 società di pubblicità. Una riflessione tratta da ilsole24ore.com...
22 Ottobre 2010
Ha fatto il giro del mondo l'articolo del Wall Street Journal nel quale si legge che molte delle applicazioni utilizzabili su Facebook avrebbero raccolto gli ID identificativi degli utenti e li avrebbero trasmessi ad almeno 25 società di pubblicità e dedite al tracciamento delle attività degli utenti on line.
I dati relativi all'identità (e non solo), di proprietà degli utenti, vengono conservati da Facebook il quale "potrebbe" anche tenere traccia di alcune azioni compiute dagli utenti, quali l'aggiunta di connessioni, la partecipazione ad un gruppo, l'avere cliccato sul "mi piace" o attività del genere. Dunque i nostri dati possono circolare liberamente non solo all'interno dei Facebook, ma anche al di fuori, attraverso nostre connessioni esterne, quali ad esempio l'accettazione di un servizio omaggio o la risposta ad un sondaggio di opinione, o, cosa ancora più grave, attraverso le connessioni dei nostri amici che si portano dietro tutti i nostri dati personali. L'utente può difendersi sostanzialmente in due modi. Il primo, suggerito da Facebook, è quello di intervenire sul proprio pannello di controllo variando l'impostazione "tutti", che dovrebbe essere automatica, e limitando i soggetti a cui rendere accessibili i dati. Il secondo, disincentivato ovviamente da Facebook, consiste nel cancellarsi dal social network.
E' bene sapere, inoltre, che "usando Facebook accetti che i tuoi dati vengano trasferiti ed elaborati negli Stati Uniti".
Si discute molto in questi giorni se la trasmissione dei dati attraverso le applicazioni, di cui espressamente Facebook non risponde come previsto dalla sua normativa privacy, sia o meno involontaria. L'impressione è che la normativa di Facebook sia fortemente orientata ad una circolazione dei dati degli utenti molto ampia e snella, per non dire disinvolta.