UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Come comunicare oggi il kerygma

Come comunicare oggi il kerygma suppone la necessità di un nuovo linguaggio della fede per questo tempo, che manifesta una sorta di estraneità al vocabolario ecclesiale, quasi che per molti rappresentasse ormai una sorta di lingua straniera. Anche per tanti credenti, del resto, che significato hanno assunto parole come peccato, grazia, paradiso, risurrezione, mistero pasquale…?”
20 Luglio 2010
“Come comunicare oggi il kerygma suppone la necessità di un nuovo linguaggio della fede per questo tempo, che manifesta una sorta di estraneità al vocabolario ecclesiale, quasi che per molti rappresentasse ormai una sorta di lingua straniera. Anche per tanti credenti, del resto, che significato hanno assunto parole come peccato, grazia, paradiso, risurrezione, mistero pasquale…?”
E’ il quesito posto da don Ivan Maffeis agli oltre cento partecipanti al percorso formativo che si è svolto a Matera dal 14 al 18 luglio 2010 presso la Casa di Spiritualità S. Anna. Il “Corso interdisciplinare Bibbia – Arte – Comunicazione” per animatori biblici, operatori della comunicazione, catechisti ed educatori, ha avuto per tema “Kerygma. L’annuncio pasquale e i suoi linguaggi”. Il corso è stato organizzato dal Settore Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico Nazionale e dall’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI
 

ALLEGATI