UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con il “Grande Talk” tutti critici televisivi

Da venerdì su Tv2000 parte la nona stagione del programma rinnovato, con una 'striscia' quotidiana
4 Novembre 2009

Più attualità, perché i media si evolvono in fretta e il rischio di non essere abbastanza aggiornati è sempre in agguato. Ma anche più approfondimento, perché i fenomeni sono complessi, articolati, e sarebbe un errore soffermarsi sulla minima fogliolina digitale trascurando l’intera foresta telematica.
  Insomma, un bel rompicapo per un programma come «Il Grande Talk», che nel 2001 ha esordito su Sat2000 con l’obiettivo di analizzare flussi e malizie della televisione generalista e oggi, nella rinnovata Tv2000, si ritrova a contemplare un panorama in continuo mutamento, dove il piccolo schermo è affiancato e talvolta sovrastato da un’infinita di altri schermi, spesso ancora più piccoli e proprio per questo più invadenti. E dove, più che altro, la televisione non è soltanto una finestra sul mondo ed è diventata, al contrario, un mondo a sé stante.
  Come se ne esce? Offrendo più attualità e più approfondimento, semplicemente. Giunto alla nona edizione, «Il Grande Talk» diventa infatti appuntamento quotidiano: dal lunedì al venerdì alle 21, all’interno di «TgTg» – altra trasmissione 'storica' nel palinsesto dell’emittente dei cattolici italiani –, va in onda un servizio su quella che può essere considerata la notizia televisiva del giorno. Dati di ascolto, strategie di programmazione, anteprime, interviste, commenti a caldo del critico televisivo di Avvenire, Mirella Poggialini, e degli altri opinionisti del «Grande Talk». A partire da questa settimana, poi, alle 21.40 del venerdì (e, in replica, alle 9.05 del sabato e alle 19.30 della domenica) arriva un «Grande Talk» pieno di sorprese. Cambia la formula, in primo luogo: ogni puntata si occuperà di un tema ben preciso, presentandosi come una sorta di monografia ricca di contributi originali. Restano, e si qualificano, i momenti di talk show, incentrati sul confronto tra gli studenti­ analisti dell’Università Cattolica e i protagonisti della scena televisiva. L’ambizione è di mettere ordine in quello che c’è da sapere su un dato argomento: la famosa 'convergenza' fra la televisione e gli altri media, per esempio, ma anche il modo – di frequente spregiudicato e proprio per questo rivelatore – in cui i sentimenti vengono mostrati e adoperati.
  Quest’ultimo è il tema che si è deciso di affrontare nella prima puntata di questa nuova serie, nella quale «Il Grande Talk» intende accentuare e rivendicare il proprio ruolo di strumento critico ed educativo, di autentica trasmissione 'di servizio' rivolta in modo particolare a quanti, nella comunità cristiana e in ambiti quali la scuola e la famiglia, hanno scelto di impegnarsi sul fronte della comunicazione e della comprensione dei processi mediatici.
  Va in questa direzione un’altra delle novità di quest’anno, e cioè la collaborazione con la giornalista e conduttrice Monica Mondo, che nel « Grande Talk » assumerà il ruolo dello spettatore esigente, seguendo lo svolgimento e la costruzione della puntata e arricchendola, nella fase finale, con un’originale intervista in cui troveranno spazio le parole utili per decifrare il codice dei media. 
 (Alessandro Zaccuri)

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