UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con Popotus, catechesi più viva

Un seminarista, il parroco, le catechiste e i bambini con i loro genitori: un bell’esempio di quella trasversalità della pastorale della comunicazione tanto auspicata dal Direttorio della Cei Comunicazione e missione a 10 anni dalla sua pubblicazione.Succede ad Acerra, per iniziativa della parrocchia Santa Maria Assunta nella cattedrale. Destinatari i ragazzi dell’Azione cattolica e quelli che si preparano a ricevere la prima comunione.
2 Dicembre 2014

Un seminarista, il parroco, le catechiste e i bambini con i loro genitori: un bell’esempio di quella trasversalità della pastorale della comunicazione tanto auspicata dal Direttorio della Cei Comunicazione e missione a 10 anni dalla sua pubblicazione.Succede ad Acerra, per iniziativa della parrocchia Santa Maria Assunta nella cattedrale. Destinatari i ragazzi dell’Azione cattolica e quelli che si preparano a ricevere la prima comunione.
L’idea è di un giovane che leggendo Avvenire in seminario a Napoli ha pensato di utilizzare 100 copie di Popotus con i ragazzi nel fine settimana in parrocchia.
«È un modo per avvicinare i bambini alla lettura e alla buona stampa», racconta Gustavo, sostenuto e incoraggiato dal parroco don Antonio Riccio, che «subito ha aderito alla proposta». Ogni sabato pomeriggio il seminarista – aiutato da Rosa, Giada e Angela – prende spunto per la catechesi da una notizia particolare del supplemento di Avvenire dedicato ai più piccoli.
Gli animatori usano anche i giochi del giornale per «intrattenere i trenta ragazzi dell’Acr con un divertimento sano e utile allo sviluppo della capacità critica».
La domenica mattina, dopo la Messa, le catechiste distribuiscono altre 70 copie di Popotus ai ragazzi che si avviano a ricevere la prima comunione, con l’impegno di selezionare notizie da commentare durante l’ora di catechismo in settimana. Don Antonio ritiene l’iniziativa «valida per coinvolgere i ragazzi, ma anche gli adulti, chiamati ad aiutare i figli nel cercare le notizie dal giornale prima del catechismo».