UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Concordia-Pordenone «sceglie» i media

Nessuna proposta pastorale (liturgica, catechistica, caritativa, culturale, ecc.) può esimersi dal farsi carico del ruolo dei mass media...
1 Luglio 2009

 Venerdì scorso il vescovo di Concordia-Pordenone Ovidio Poletto ha incontrato nella concattedrale di Pordenone gli «stati generali» della diocesi: sacerdoti, laici impegnati nei consigli pastorali e affari economici, rappresentanti di associazioni e movimenti... Un’occasione per fare il punto dell’anno appena trascorso e per rilanciare le linee guida del nuovo anno pastorale. Tra i temi rilanciati, ha trovato spazio il mondo dei mass media. A giudizio di monsignor Basilio Danelon, vicario generale, «per il vescovo è doveroso aiutare le comunità cristiane, laici in testa, nel far cogliere quanto i mass media rappresentino le nuove vie della missionarietà, per entrare nel contesto sociale accettando la sfida di essere 'voce' in tanti deserti culturali. Una convinzione, la sua, che si traduce nel segnalare in ogni occasione quanto sia importante familiarizzare con 'Avvenire' e il settimanale diocesano 'Il Popolo', veicoli ormai fondamentali per conoscere e capire correttamente». Anche venerdì monsignor Poletto non solo ha caldeggiato la familiarità col quotidiano 'Avvenire' ma ha fatto dono a tutti di una copia del quotidiano con la pagina Portaparola dedicata alle prime quindici parrocchie della diocesi già impegnate nel progetto.
  Monsignor Fermo Querin, vicario per la pastorale, considera che la convinta passione del vescovo per i media cattolici dipende dal fatto che per lui «questo ambito rappresenta la nuova 'agorà' dalla quale non è possibile prescindere nel pensare alla pastorale diocesana. Tanto che anche il tema dell’anno appena concluso – come di quello che verrà – include un paragrafo sulla comunicazione: «Nessuna proposta pastorale (liturgica, catechistica, caritativa, culturale, ecc.) può esimersi dal farsi carico del ruolo dei mass media».

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