UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Dopo il Concilio, a scuola di giornalismo

Si parlerà del Concilio Vaticano II, e di come sia stato una rivoluzione per la comunicazione religiosa, sabato in occasione della Festa di San Francesco di Sales. Per la ricorrenza del patrono dei giornalisti, gli operatori dei media pavesi si ritroveranno alle 10 nella Sala Pertusati del Palazzo vescovile, per l’incontro promosso dalla diocesi insieme con l’Ucsi della Lombardia. Il tema è stata voluto proprio per chiarire come la comunicazione postconciliare da parte degli enti religiosi sia cambiata, con una apertura decisamente maggiore verso gli organi di stampa. Sono previsti tra gli altri gli interventi del vescovo pavese Giovanni Giudici, del vescovo emerito di Ivrea Luigi Bettazzi e di Guido Mocellin, caporedattore de Il Regno e autore della rubrica WikiChiesa di Avvenire.
20 Gennaio 2015

Si parlerà del Concilio Vaticano II, e di come sia stato una rivoluzione per la comunicazione religiosa, sabato in occasione della Festa di San Francesco di Sales. Per la ricorrenza del patrono dei giornalisti, gli operatori dei media pavesi si ritroveranno alle 10 nella Sala Pertusati del Palazzo vescovile, per l’incontro promosso dalla diocesi insieme con l’Ucsi della Lombardia. Il tema è stata voluto proprio per chiarire come la comunicazione postconciliare da parte degli enti religiosi sia cambiata, con una apertura decisamente maggiore verso gli organi di stampa. Sono previsti tra gli altri gli interventi del vescovo pavese Giovanni Giudici, del vescovo emerito di Ivrea Luigi Bettazzi e di Guido Mocellin, caporedattore de Il Regno e autore della rubrica WikiChiesa di Avvenire. «Si tratta di una rubrica che vuole affiancare all’osservatorio di Gennari sulla rassegna stampa cartacea un osservatorio sul Web – spiega Mocellin – io sono ottimista sul fatto che la Rete contribuisca a costruire l’opinione pubblica nella Chiesa e credo che il Web sia un grande elemento potenziale di ricchezza per la Chiesa».
Nel corso della giornata sarà anche premiato il giornalista dell’anno pavese con il riconoscimento intitolato alla memoria di monsignor Carlo Bordoni. A riceverlo sarà Bruno Contigiani, fondatore di «Vivere con lentezza», in passato attiva voce radiofonica a Fronte Popolare e a Radio Milano Libera, quindi curatore di pagine dedicate al mondo della scuola sul Sole 24 Ore e sulla Stampa. Il premio va soprattutto ora a riconoscere la sua attività sul settimanale della diocesi Il Ticino dove mensilmente porta la voce dei detenuti della casa circondariale attraverso la rubrica «Numero Zero - La Voce di Torre del Gallo». «Il mio giornalismo cerca di scoprire senza urlare ma anche senza cedere – sottolinea Contigiani – e prova a portare alla luce il tanto bene che esiste e che spesso la gente non conosce».