UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il computer che vive
solo se “connesso”

Proporre dei computer pensati solo per il Web è la sfida alla tradizione che Google ha lanciato lo scorso giugno. Ecco allora i Chromebook, due laptop (per ora ce ne sono una della Samsung e uno della Acer) dove il sistema operativo è il browser Chrome e al di là di questo non c’è altro.
23 Settembre 2011
Quando gli occhi smettono di puntare inutilmente l’angolino in alto a destra dello schermo, in cerca della «X» da cliccare per chiudere i programmi, e quando lo sguardo non si sposta più verso il basso alla ricerca della 'barra delle applicazioni' che non c’è più, allora ci si può considerare quasi pronti a ragionare sul Chromebook, il computer di Google. Quasi, perché per essere pronti davvero bisogna avere a disposizione anche una connessione a Internet, meglio se in wi-fi.

Infatti, senza Rete il Chromebook è poco più di una scatola vuota. Proporre dei computer pensati solo per il Web è la sfida alla tradizione che Google ha lanciato lo scorso giugno. Ecco allora i Chromebook, due laptop (abbiamo provato quello prodotto dalla Samsung, ma c’è un altro modello a marchio Acer) dove il sistema operativo è il browser Chrome e al di là di questo non c’è altro. «Dove sono i programmi?» si chiede l’utente nei primi minuti che seguono la rapidissima accensione del computer (operativo in meno di 8 secondi). La sensazione di sentirsi imprigionati dentro il browser, che eravamo abituati a considerare come uno dei programmi a disposizione, e non l’unico, c’è. Ma, con il passare delle ore, la 'gabbia' di Chrome si rivela più piacevole grazie al Chrome Web Store, dove è possibile scaricare milioni di applicazioni, in gran parte gratuite, capaci di sostituire egregiamente quelle che negli altri computer devono essere installate. Ad esempio il pacchetto Google Docs svolge le funzioni di Microsoft Office (che comunque esiste anche in versione on line), programmi di elaborazione fotografica come Picnik possono accontentare chi usava Adobe Photoshop per correggere le foto delle vacanze, e così via.
Basta fare un giro sul Chrome Store, da un qualsiasi computer, per capire come ci si potrebbe trovare. Ovviamente l’assenza del sistema operativo è comunque un limite, che esclude dai possibili utenti del Chromebook chi ha bisogno di utilizzare specifici e più complessi programmi professionali. E un limite è anche l’esigenza della connessione permanente. Questo sistema ha però dei vantaggi, forse meno evidenti, ma davvero rivoluzionari. Il sistema operativo è costantemente migliorato on line, e quindi con il passare del tempo il pc, alleggerito dalle installazioni, diventa più veloce, quando gli altri rallentano. I virus non riescono ad attaccare il sistema e i dati sono al sicuro nei data center di Google: se il computer si rompe o viene rubato i file personali sono comunque sempre accessibili on line. Le caratteristiche del Chromebook ne fanno soprattutto un prodotto per le aziende, le scuole, gli enti pubblici, per chi è attratto dalla possibilità dell’aggiornamento perenne a distanza, dall’eliminazione della necessità della gestione di costosi server e di dipendenti addetti alla manutenzione informatica. È su questo tipo di clienti, infatti, che è calibrata l’offerta commerciale. Il Chromebook della Samsung è in vendita a 23 euro al mese per 36 mesi (17 euro per le università o le scuole) a cui vanno aggiunti 2 euro per avere incorporata una Sim 3G per la connessione in mobilità. Google garantisce l’assistenza perenne e la sostituzione del Pc dopo i 3 anni. I privati possono comprarlo sui siti di PixMania e MediaWorld per 400 o 450 euro (la versione più cara è quella con il 3G). Prezzi che sembrano però un po’ salati per un hardware molto apprezzabile, ma comunque limitato: è un notebook da 12,1 pollici, con un buon design e un’ottima tastiera a isola, uno schermo opaco molto efficace e una batteria che dura 8 ore e mezzo reali, ma il processore non è di fascia alta (è un Intel Atom), la connettività è limitata (solo due porte Usb, un jack audio, un ingresso per le schede Sd e un’uscita mini Vga) e l’hard disk ha solo 16 giga di memoria. È vero che, per quello che deve fare, il Chromebook ha tutto ciò che serve. Ma il risparmio che il sistema operativo leggero consente al produttore sul prezzo finale quasi non si sente.