UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il vescovo Crociata interviene al convegno “Chiesa in rete 2.0”

"Comprendere e conoscere" ed "educare e accompagnare". Sono questi i “due compiti” che oggi mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha affidato ai partecipanti al convegno nazionale, promosso dall'Ufficio per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della Cei, sul tema "Chiesa in rete 2.0" (Roma, 19-20 gennaio).
20 Gennaio 2009

"Comprendere e conoscere" ed "educare e accompagnare". Sono questi i “due compiti” che oggi mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha affidato ai partecipanti al convegno nazionale, promosso dall'Ufficio per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della Cei, sul tema "Chiesa in rete 2.0" (Roma, 19-20 gennaio). "L'esigenza della competenza – ha spiegato mons. Crociata – è di primaria grandezza". Occorre "aggiornarsi in un mondo in costante crescita". Al tempo stesso, ha aggiunto, è necessario "educare e accompagnare nella Chiesa, oltre che nella società tutta, per essere presenti e vivere da credenti" l'esperienza del Web. Mons. Crociata si è anche soffermato sui rapidi cambiamenti che hanno riguardato "il mondo di Internet negli ultimi 15 anni". Cambiamenti che sono tuttora in atto. "Ciò – ha detto – conferma il contesto accelerato in cui siamo chiamati a operare". Nonostante tale evoluzione, "siamo in presenza ancora di un'oscillazione tra esaltazione e diffidenza rispetto a Internet, tra paura e idolatria, tra senso di minaccia e adesione ingenua e indiscriminata. Al di là dell'atteggiamento in un senso o nell'altro, ciò che sta avvenendo è una presa di coscienza": questo mondo “ha sempre di più il carattere del linguaggio di un ambiente e meno quello di uno strumento”.