UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Informazione amputata:
la risposta del Presidente

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha immediatamente risposto alla lettera (pubblicata domenica 30) dei direttori di centinaia di giornali, compresi quelli dei settimanali Fisc, preoccupati per il taglio “lineare” al Fondo per l’editoria.
31 Ottobre 2011
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha immediatamente risposto alla lettera (pubblicata domenica 30) dei direttori di centinaia di giornali, compresi quelli dei settimanali Fisc, preoccupati per il taglio “lineare” al Fondo per l’editoria. “Condivido la preoccupazione - scrive il Capo dello Stato - per i rischi che ne potrebbero derivare di mortificazione del pluralismo dell'informazione. E non mancherò di manifestare questo mio punto di vista al governo". Pubblichiamo il testo integrale che appare anche su www.quirinale.it.  

 
"Cari amici, ho letto con attenzione la vostra lettera e mi rendo ben conto dell'importanza degli argomenti che mi avete illustrato in polemica con l'annunciato taglio 'lineare' al Fondo per l'editoria. Condivido la preoccupazione per i rischi che ne potrebbero derivare di mortificazione del pluralismo dell'informazione. E non mancherò di manifestare questo mio punto di vista al governo". Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella risposta alla "lettera aperta" inviatagli dai direttori di testate non profit, di partito e cooperative, sul taglio del Fondo per l'editoria, pubblicata oggi da numerosi quotidiani. "Ho, nello stesso tempo, trovato - continua il Capo del Stato - altamente apprezzabile, nella vostra lettera, la sensibilità per l'urgenza di 'un'opera di bonifica' in questo settore e la disponibilità 'a proporre ulteriori criteri per consentire da un lato risparmi e dall'altro una più rigorosa selezione nell'accesso alle risorse'. Credo che quanto più darete seguito concreto a questi vostri intendimenti, tanto più ne guadagnerà in efficacia la sollecitazione, che faccio mia, per una riconsiderazione delle decisioni del governo".