Oltre 400 posti (442 per la precisione), un centinaio di volontari che si alternano tra casse, macchinari di riproduzione, programmazione, servizi di pulizia, sicurezza, diffusione volantini. E una buona presenza di pubblico. In numeri questo è il Cinema teatro Aurora, la sala della comunità di Campodarsego, in diocesi di Padova. «Il nostro è un lavoro di équipe» sottolinea Luciana Salviato, che da sei anni segue l’attività dell’Aurora, riconosciuto anche per la programmazione d’essai. Oltre alle proposte cinematografiche ordinarie, sono tre gli appuntamenti a tema su cui si concentrano molte energie per proporre incontri e proiezioni di spessore culturale e interesse spirituale. Il 20 gennaio parte il percorso «Film e fede», che verrà declinato (per quattro venerdì, alle 21), sul tema «La fede tra passato e presente, tra timore e tremore». «Sono quattro le proposte cinematografiche – spiega Salviato – che affronteranno il tema della fede, sia prendendo spunto da figure del passato ( Il risveglio di un gigante) che più vicine a noi ( Agnus Dei), ma anche affrontando tematiche della fede attraverso altre interpretazioni ( Captain Fantastic e Parola di Dio). Nel tempo di Quaresima previsto il percorso culturale «Non di solo pane».
È sempre difficile smuovere grandi numeri, ma a Campodarsego le rassegne cinematografiche arrivano anche alle 150 presenze: «Dipende dai film – sottolinea Luciana –. Proponiamo tematiche impegnative ma registriamo una buona presenza di persone che vengono anche da fuori parrocchia. Cerchiamo di offrire opportunità, tempi e luoghi di comunicazione, strade spirituali, e cerchiamo di farlo in modo intelligente e creativo con argomenti che coinvolgono credenti e non. La sala di comunità non è un luogo selettivo, ma aperto a tutti, e in grado di incontrare diverse sensibilità ».