UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Le sette opere degli “Rdc Awards”

Alla misericordia dei fratelli De Serio la Navicella - Cinema Italiano. Premiati anche Guido Chiesa, Giuseppe Battiston e Franco Piersanti, nel corso della cerimonia svoltasi il 9 dicembre a Roma presso il Cinema Sala Trevi.
12 Dicembre 2011
 
Sono stati consegnati venerdì scorso al Cinema Sala Trevi, a Roma, gli RdC Awards 2011 (che consistono in un’elegante scultura in cristallo di Tiffany), i premi che la Fondazione Ente dello Spettacolo e la Rivista del Cinematografo conferiscono ogni anno durante il Tertio Millennio Film Fest ai protagonisti del mondo del cinema, della televisione e della cultura. I premiati sono Guido Chiesa, Giuseppe Battiston, Gianluca e Massimiliano De Serio, Franco Piersanti. Il premio “Diego Fabbri” al miglior saggio di cinema va a Guido Chiesa per il Manuale di regia cinematografica, edito da UTET: “Con il suo Manuale di regia cinematografica guida il lettore alla scoperta delle scelte compiute dai registi più famosi della storia del cinema con l’esperienza e passione di chi conosce il mestiere”.
Premio Navicella - Fiction a Giuseppe Battiston: “Per la capacità d’infondere a ogni personaggio che interpreta umanità e calore, alternando cinema e tv con coraggio e professionalità”, mentre il Premio Navicella - Cinema Italiano va a Sette opere di misericordia, opera prima dei gemelli torinesi Gianluca e Massimiliano De Serio: "Sull’esempio caravaggesco portano sullo schermo una dolente parabola umana, umanissima, aperta alla speranza. con stile austero e regia empatica, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio danno un lusinghiero biglietto da visita al Cinema italiano”.
Infine, il Premio Colonna Sonora è stato assegnato a Franco Piersanti: “Le sue colonne sonore sono partiture originali, raffinate e di grande intensità, capaci ogni volta di regalare ai film inedite sfumature emotive, come attestano gli ultimi due lavori Terraferma di Emanuele Crialese e Habemus Papam di Nanni Moretti”.