UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Media e minori:
nel 2010
+60% di violazioni

Con lo sviluppo dell’offerta televisiva non solo è cresciuto l’ascolto dei canali dedicati ai minorenni, ma c’è stato un incremento della programmazione per soli adulti con la conseguente impennata delle violazioni del codice per la tutela dei minori, cresciute, rispetto al 2009, del 60%.
14 Marzo 2011
Il 2010, per il Comitato media e minori, è stato un anno di intenso lavoro il cui consuntivo sarà illustrato martedì 15 marzo a Roma, a Palazzo Ferrajoli. Con lo sviluppo dell’offerta televisiva, infatti, non solo è cresciuto l’ascolto dei canali dedicati ai minorenni, ma c’è stato un incremento della programmazione per soli adulti con la conseguente impennata delle violazioni cresciute, rispetto al 2009, del 60%. I casi considerati sono stati 320, contro i 264 dell’anno precedente. Così pure le violazioni accertate, salite da 46 a 72, e il numero delle delibere di raccomandazione passate da 20 a 23 e che riguardano casi in cui, pur non ritenendo palese la violazione del Codice, il Comitato ha voluto fornire un orientamento e un’azione persuasiva.Venticinque inoltre le segnalazioni preliminari inviate all’Agcom (23 nel 2009) per trasmissioni 'a luci rosse' diffuse nella programmazione notturna per lo più da emittenti locali. Il Comitato, infine, ha adottato tre documenti di indirizzo: uno sulla necessità di 'segnalare' in modo chiaro i servizi tivù con immagini storiche di contenuto problematico; gli altri, sottoforma di lettera-aperta, riguardano le trasmissioni con al centro minori vittime di violenze e assassinii e la corretta interpretazione di «programmi adatti a una fruizione familiare congiunta».