UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Media e minori:
tempi durissimi!

Vita difficile per il neoricostituito Co­mitato Media e Minori, che ha ri­preso le sue attività dopo due ani di stop l’ottobre scorso. È l’associazione di te­lespettatori cattolici Aiart a lanciare l’allar­me: «L’Associazione Tv e Minori ha licenzia­to in tronco i 4 dipendenti che con diligen­za da oltre 10 anni assicuravano l’operati­vità del Comitato».
21 Marzo 2014

Vita difficile per il neoricostituito Co­mitato Media e Minori, che ha ri­preso le sue attività dopo due ani di stop l’ottobre scorso. È l’associazione di te­lespettatori cattolici Aiart a lanciare l’allar­me: «L’Associazione Tv e Minori, costituita da Rai (42,5%), Mediaset (42,5%), HMC (5%), Areanti-Corallo (5%), e FRT (5%), che in base alla legge deve garantire l’attività del Comitato Media e Minori, ha licenzia­to in tronco i 4 dipendenti che con diligen­za da oltre 10 anni assicuravano l’operati­vità del Comitato. Esprimiamo sdegno e so­lidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie» afferma il presidente Aiart Luca Borgomeo. In pratica, il 5 marzo scorso l’Associazione Tv e Minori che stipendiava le 4 dipenden­ti che raccoglievano dal pubblico le segna­lazioni delle infrazioni, ha deciso la propria liquidazione. Quindi il Comitato da oggi non ricevere più il materia­le da vagliare e valutare. I motivi, fanno sapere le e­mittenti, «verranno resi no­ti nell’opportuna sede isti­tuzionale del Comitato me­dia e Minori mercoledì pros­simo ». «C’è il timore che con que­sta iniziativa le emittenti in­tendano sostanzialmente li­quidare l’esperienza del Co­mitato Media e Minori, pri­vando i minori di ogni tute­la » aggiunge Borgomeo ri­chiedendo l’intervento ur­gente del Ministro del Lavo­ro e del Ministro dello Svi­luppo Economico. D’accor­do con lui anche Barbara Apuzzo, segreta­ria nazionale Slc Cgil, mentre il Comitato Nazionale degli Utenti «esprime sconcerto di fronte al condiziona­mento negativo posto in es­sere proprio dalla Associa­zione che per legge dovreb­be garantire il funziona­mento del Comitato stes­so ». Preoccupato il vicepre­sidente del Comitato Media e Minori, Remigio Del Gros­so: «Non ci faremo intimo­rire dalle tv che tentano di bloccare il nostro lavoro».
Diversa l’opinione del Pre­sidente del Comitato Mau­rizio Mensi. «Premessa la massima solidarietà alle 4 ottime dipendenti licenzia­te, il lavoro del Comitato non si fermerà – spiega Mensi –. Già da tempo le emittenti non tro­vavano giusto finanziare gli stipendi dei di­pendenti (80mila euro all’anno per Rai e 80mila per Mediaset). Io ho insediato un gruppo di lavoro presso Confindustria per valutare un corretto finanziamento al Co­mitato, ovvero chiedendo supporto di per­sonale a norma di legge al Ministero per lo Sviluppo Economico. Presto discuteremo la riforma del Codice Tv e Minori. Ci sarà più chiarezza».