UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Meter, segnalazioni cresciute del 40%

La pedofilia non conosce sosta, tanto che le segnalazioni di siti pedofili e pedopornografici inviate dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto alla Polizia Postale di Catania sono aumentate del 40% in pochi mesi. Oggi, nel giorno del ricordo di Papa Giovanni Paolo II, così legato ai bambini e così vicino a Meter, l’associazione sottolinea come in appena tre mesi abbia inviato ben 434 segnalazioni.
3 Aprile 2009

La pedofilia non conosce sosta, tanto che le segnalazioni di siti pedofili e pedopornografici inviate dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto alla Polizia Postale di Catania sono aumentate del 40% in pochi mesi. Oggi, nel giorno del ricordo di Papa Giovanni Paolo II, così legato ai bambini e così vicino a Meter, l’associazione sottolinea come in appena tre mesi abbia inviato ben 434 segnalazioni: solo nell’intero 2008 sono state “appena” 325, pari a 2.850 siti segnalati. Questo significa che Meter invia 145 segnalazioni al mese, circa cinque al giorno. L’ultima comunicazione alla Polpost riguarda “Animal Drawing” (Disegno animale), l’ennesimo nome “innocente” dietro il quale si nascondono al solito pedofili impegnati a scambiare materiale pedopornografico online. E anche quest’anno Meter ricorderà a tutti il dolore e la vergogna della pedofilia con la XIII GBV, Giornata dei Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, che si terrà ad Avola (SR) e in tutta Italia dal 25 aprile al 3 maggio e che il 29 aprile vedrà la partecipazione dell’on. Alessandra Mussolini, Presidente della Commissione Bicamerale per l’infanzia, nel corso del convegno nazionale “I bambini tra amore e violenza: la testimonianza di un abuso”.

I DATI- “Nei primi tre mesi del 2009 abbiamo ben 15.000 foto segnalate (che corrispondono a circa 2.000 bambini coinvolti)”, dice don Fortunato, che aggiunge: “ ci sono poi 350 video pedopornografici, più di 200 comunità pedofile e pedopornografiche riscontrate nei social network dove soggetti non solo scambiano materiale ma anche possibili appuntamenti con i bambini”. E sui paesi di provenienza: “Nessuna nazione è esclusa e con new entries: Afganistan, Somalia, Albania, Turchia, Iran, Iraq, Usa e Russia la parte più cospicua. Compresa l'Italia, - aggiunge - dove sono in corso delicati accertamenti e indagini”.

 ATTENZIONE AI SOCIAL NETWORK- Tutto riscontrabile nei fascicoli ufficiali aperti dalla polizia Postale italiana. Più di 2000 utenti attivi e iscritti nelle comunità pedofile e pedopornografiche tra cui diversi italiani. E L'attenzione ai social network sono circa 200 le comunità create da gruppi di pedofili (per un totale di 2.000 utenti segnalati) all’interno delle quali si scambia materiale pedopornografico. Sottolinea don Di Noto: “Questi non sono dati virtuali, sono realtà. Chi pensa che la cosa non lo riguardi si sta sbagliando di grosso: parliamo di bambini violentati, filmati e fotografati mentre subiscono l’abuso sessuale da parte di un uomo. E questa non è ‘cultura’, non è ‘libertà sessuale’ o ‘una cosa per altri’, è un pericolo concreto, un’emergenza vera che tocca tutti i bambini e che per questo va affrontata. Anche con manifestazioni come la nostra GBV”.

LA GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA PEDOFILIA E PER I BAMBINI VITTIME- Infatti. La GBV (dal 25 aprile alla prima domenica di maggio) arriva quest’anno alla XIII edizione e lo fa con una celebrazione a livello nazionale da parte di tutti gli sportelli e referenti di Meter. Non solo: è prevista da una legge regionale siciliana (5/2005) come “evento commemorativo di rilevanza istituzionale della Regione Sicilia” ed è patrocinata dal presidente della Repubblica e le più alte cariche dello Stato e dalle Diocesi Italiane nonché da Associazioni ed enti. Come sempre raccoglie centinaia di associazioni per la lotta alla pedofilia. Commenta don Fortunato: “Abbiamo cominciato questa Giornata Nazionale contro la pedofilia nel 1995 su richiesta di famiglie e dei gruppi di bambini”. Ricorda: “Nel 1995, infatti, a seguito del tentato omicidio nei confronti di una bambina di 11 anni, dei racconti di alcuni episodi di abuso e del suicidio di un ragazzo di 14 anni, in parrocchia abbiamo iniziato a riflettere sulla condizione dell’infanzia e dell’ adolescenza”. Da questo è nato l’impegno contro ogni forma di sfruttamento e di violenza all’infanzia, concentrando sforzi e risorse per contrastare soprattutto la pedofilia e la pedopornografia. Nel tempo si sono aggiunti tanti amici, ricorda, come i Vescovi italiani, parrocchie e associazioni: “Oggi, dopo 13 anni, siamo ancora qua. È segno che l’emergenza continua ad esistere, che i pedofili sono un pericolo reale e le nostre denunce non sono qualcosa di sporadico o scontato. Sono il segno che la banalità del male continua, assumendo forme apparentemente sempre più raffinate ma che nascondono la violenza più bestiale e gratuita. È per questo che chiedo a tutti di non abbassare la guardia e di partecipare insieme a noi a questo momento di riflessione e preghiera”.

http://www.associazionemeter.org