UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Pompili: “il giornalista
è interprete dell'attualità”

Dal 6 all'8 maggio si è svolta a Fiuggi la prima Scuola di alta formazione dell'Ucsi, riservata ai dirigenti dell’Unione cattolica stampa italiana. E' intervenuto anche mons. Domenico Pompili sul tema “Professionisti della comunicazione: le attese della Chiesa italiana”. Il testo dell'intervento.
6 Maggio 2011
Dal 6 all'8 maggio si è tenuta a Fiuggi la prima Scuola di alta formazione dell'Ucsi, riservata ai dirigenti dell’Unione cattolica stampa italiana. Sabato 7 maggio si è svolto anche il Consiglio nazionale presieduto da Andrea Melodia, presidente nazionale dell’Ucsi.
Molte le relazioni previste dal programma. Il 6 maggio sono intervenuti: Franco Siddi (segretario generale Fnsi) su “La professione giornalistica: futuro possibile?”; Elisa Manna (responsabile delle Politiche culturali del Censis) su “Comunicare la cittadinanza attiva nel sistema dei media”; Giancarlo Zizola (giornalista) su “Il ruolo dell’informazione cattolica nella storia d’Italia”.
Il 7 maggio è stata la volta delle relazioni di mons. Domenico Pompili (direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei) su “Professionisti della comunicazione: le attese della Chiesa italiana”; Marica Spalletta (Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma) su “La deontologia e l’etica per una professione responsabile”; Paolo Scandaletti (giornalista) su “La precaria credibilità del sistema dei media: le risposte dell’Ucsi”; Francesco Birocchi (giornalista Rai) su “Le vicende dell’Ucsi nelle battaglie per un’informazione di qualità”.
Domenica 8 maggio la Scuola si è chiusa con gli interventi di Andrea Melodia, Francesco Zanotti (presidente Fisc) e Franco Mugerli (presidente Comitato di applicazione del Codice Media e Minori).
In allegato il testo della relazione tenuta da mons. Pompili.