UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ravenna-Cervia: mons. Verucchi esorta ad alimentare la ricerca della verità

L’im­magine usata dall’arcivescovo di Ra­venna- Cervia, Giuseppe Verucchi, a­prendo i lavori del convegno regio­nale dell’Ucsi dell’Emilia Romagna a Ravenna, su Informazione e verità, è stata analizzata dai relatori inter­venuti per celebrare il patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales.
25 Gennaio 2010
« Negli ultimi decenni i mass media mirano più a sedurre che a conquistare, più a emozionare che a far riflettere, più al patologico che alla ragione. I media sono come l’ac­qua per i pesci: li avvolge, li accarez­za e li massaggia, mentre dovrebbe dare loro l’ossigeno per la vita». L’im­magine usata dall’arcivescovo di Ra­venna- Cervia, Giuseppe Verucchi, a­prendo i lavori del convegno regio­nale dell’Ucsi dell’Emilia Romagna a Ravenna, su Informazione e verità, è stata analizzata dai relatori inter­venuti per celebrare il patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales. Per il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Ravenna, An­tonio Patuelli, «i media hanno sosti­tuito alla pacatezza dei toni e alla forza del ragionamento le urla e la provocazione». Non si salvano nep­pure i giornali, «che non svolgono più il compito di approfondimento delle notizie televisive, attraverso la cultura della verità e del ragiona­mento, per seguire il fanatismo vio­lento che dalle curve degli stadi è sbarcato in tv e nei giornali».
  Il vaticanista del Tg1, Aldo Maria Val­li, ha approfondito «le tre parole che fondano la verità per un cristiano impegnato nei mass media: servizio, dubbio, rispetto». Per Valli «il servi­zio alla verità (dono di Dio, non i­deologia), alla gente e all’onestà in­tellettuale è una sfida continua, per­ché la tentazione di molti è di esse­re al servizio del potere o di corrom­pere la verità». «La verità – ha con­cluso – va guidata dal rispetto per o­gni persona, dal Papa al barbone di strada, perché la persona umana è sempre il soggetto e mai l’oggetto di un servizio giornalistico o televisi­vo ». Nel dibattito, moderato da Ful­via Sisti della Rai di Bologna, sono intervenuti Elio Pezzi, vice presi­dente regionale dell’ordine dei gior­nalisti, Giorgio Tonelli della Rai e An­tonio Farnè, presidente regionale dell’Ucsi, che hanno denunciato il rischio dei media quali «strumenti di consenso e consumo e non di ve­rità ». In conclusione Verucchi ha e­sortato i giornalisti a invertire la ten­denza culturale dei giovani, per « i quali il valore della vita sta nell’ap­parire nei media e non più nell’es­sere persone».
 

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