UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ricerca della verità,
la vera domanda

L’invito alla riflessione su 'Si­lenzio e Parola' che arriva da Benedetto XVI è concepito per «parlare all’uomo di oggi», ed ha un valore «non solo intraecclesiale». Lo ha fatto notare il presidente del Ponti­ficio Consiglio per le comunicazione sociali, l’arcivescovo Claudio Maria Celli, durante la conferenza stampa di presentazione del messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comu­nicazioni sociali.
25 Gennaio 2012
L’invito alla riflessione su 'Si­lenzio e Parola' che arriva da Benedetto XVI è concepito per «parlare all’uomo di oggi», ed ha un valore «non solo intraecclesiale». Lo ha fatto notare il presidente del Ponti­ficio Consiglio per le comunicazione sociali, l’arcivescovo Claudio Maria Celli, durante la conferenza stampa di presentazione del messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comu­nicazioni sociali. «Il silenzio – ha spiegato il presule – di­venta sempre più importante nel con­testo di quel flusso di domande che in un certo senso è il motore della mo­derna cultura della comunicazione». Il silenzio infatti «permette di ascoltare bene le domande per discernere ciò che l’altro sta cercando di comunica­re ». E nella cultura che ci circonda «c’è il rischio di non ascoltare la domanda dell’altro e di cercare di imporre rispo­ste prefabbricate». È nel silenzio, poi, che «può fiorire quel dialogo fra colui che fa la domanda e colui che cerca di rispondere». Ed è in questo che «c’è un dialogo, c’è una interattività e c’è una vera ricerca della verità». Benedetto X­VI, ha sottolineato l’arcivescovo Celli, con il suo Messaggio di ieri «suggerisce che al cuore di questo flusso di do­mande c’è una domanda fondamen­tale che è la ricerca della Verità e da qui nasce di nuovo l’importanza del silen­zio come il luogo privilegiato dove il soggetto umano si trova davanti a se stesso e davanti a Dio». Ed è sulla base di queste riflessioni che il Papa nel Mes­saggio «sviluppa l’importanza del si­lenzio nella missione comunicativa della Chiesa e dei cristiani». Offrendo «una forte meditazione/riflessione sul silenzio comunicativo di Dio».
Rispondendo alle domande dei gior­nalisti l’arcivescovo Celli ha notato co­me «alle volte abbiamo delle trasmis­sioni religiose che – con tutto il rispet­to di certi loro contenuti – sono pac­cottiglia artistica». «Quando penso – ha detto – a certi film, a certe presen­ze… Direi che sono di tutto rispetto, ma alle volte fa un po’ sorridere. Ho trovato certe problematiche religiose più in registi che, a prima vista, veni­vano considerati quasi atei, che in al­tri che facevano grandi professioni di fede».
Il presidente del dicastero vaticano per le comunicazioni ha poi fornito dei da­ti sul sito di informazione vaticano News.va che ha «un numero medio di 8-10mila contatti al giorno» con pun­te in giornate come Natale di 16mila contatti. «Dopo poco più di sei mesi di operatività, siamo contenti», ha detto ancora l’arcivescovo Celli, annuncian­do che il sito - oggi in tre lingue, ingle­se, spagnolo e italiano - «tra poco ope­rerà anche in francese e nel giro di un mese anche in portoghese». Prima di compiere un anno di vita il sito sarà quindi nelle cinque principali lingue.
Tra i visitatori, ha aggiunto il presule, «chi entra si ferma per un tempo me­dio di due minuti: questo vuol dire che la persona che ci visita non vi è capita­ta lì per caso, ma si sofferma, legge e capta le notizie che si vogliono comu­nicare ». I visitatori del sito provengo­no «da 180 Paesi: la parte del leone la fanno gli Usa con il 27%. In Europa gui­dano Italia, Germania e Spagna, poi se­guono Canada e Brasile e tra primi 10 gli ultimi due paesi sono Messico e Ar­gentina. Il 53% è rappresentati da nuo­vi visitatori, 47% da persone che ci tor­nano continuativamente». L’ingresso al sito «avviene per lo più attraverso i social network, la maggior parte passa da Facebook (65%), un 30% da Twit­ter».