Evangelizzare attraverso le nuove tecnologie. Una sfida necessaria e alla portata di tutti gli animatori della cultura e della comunicazione. Però, per vincerla, servono competenza e professionalità. A Roma, l’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali assieme al Servizio diocesano per la pastorale giovanile,
Avvenire – Progetto Portaparola, Azione cattolica di Roma e Unione stampa cattolica italiana (Ucsi) del Lazio, ha così organizzato il primo corso per operatori pastorali impegnati nelle parrocchie e in altre realtà ecclesiali.
«La fede è un’esperienza da incarnare nella realtà – spiega Angelo Zema, incaricato dell’Ufficio comunicazioni sociali –. Per questo è necessario saper utilizzare le nuove modalità della comunicazione sociale. Bisogna investire sui laici». Il corso, un’iniziativa 'diocesi in rete', è intitolato: 'Nuovi media e parrocchia: da comunicatori nell’era digitale'. Partirà il 10 febbraio e si articolerà in 6 incontri che si terranno al Seminario Romano Maggiore (alle 20.30). Destinatari del percorso formativo, aperto a tutti, gratuito, e con tre 'laboratori', gli operatori della comunicazione e della cultura, figura che, delineata nel 2004 dal Direttorio 'Comunicazione e Missione', la diocesi di Roma da anni promuove attraverso incontri di approfondimento culturale. L’ultimo, in ordine di tempo, l’anno scorso, a ottobre, con il direttore dell’informazione giornalistica di
Tv2000 e
InBlu, Stefano De Martis.
Ma la memoria va anche al grande evento del novembre 2008 per i 40 anni di
Avvenire.
«In occasione della Giornata diocesana del quotidiano – sottolinea Zema – abbiamo celebrato i 40 anni del giornale con una mostra e una tavola rotonda con l’allora direttore Dino Boffo e il sociologo Gianpiero Gamaleri». Intanto i protagonisti della comunicazione della fede, ossia i laici, in diverse parrocchie romane si sono già attrezzati per evangelizzare attraverso i media.
«L’interesse per la comunicazione sta crescendo – prosegue Zema – e con una vivacità di iniziative che va dagli incontri culturali ai cineforum, dai giornali ai siti web parrocchiali, alla promozione di
Avvenire e dei mezzi di informazione diocesani,
Roma Sette e
Romasette.it».
A introdurre il corso, mercoledì 10 febbraio, sul tema: 'Le parole per annunciare la Parola', monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. «È importante che il laicato si impegni ad animare la comunicazione – spiega – . Non comunicando solo le attività parrocchiali ma anche i temi che riguardano la vita di ciascuno di noi», dalla bioetica, alla difesa dei diritti della persona, all’educazione. «La comunicazione è un percorso su cui camminare, un valore da coltivare, anche per i giovani universitari, i professionisti. Non si può pensare che quello che si fa in chiesa non c’entri niente con quello che si fa nel lavoro». I tre laboratori (24 febbraio, 17 marzo e 28 aprile), guidati da Fabio Bolzetta, del direttivo nazionale Associazione Webmaster cattolici saranno coordinati da Paola Springhetti, del direttivo nazionale dell’Ucsi. Che spiega: «Oggi ci sono strumenti teoricamente alla portata di tutti, come internet, ma spesso non siamo in grado di sfruttarli al meglio». Può capitare, per esempio, che un sito parrocchiale rimanga vuoto a lungo, o che molti internauti si perdano nella navigazione senza raggiungerlo.
«Chi parteciperà al corso imparerà come si costruisce un sito - spiega Springhetti - , come si scrive un articolo, come si usano le immagini, come si monta un sito, che tipi di contenuti inserire, come gestirlo». Il 10 marzo è previsto l’incontro su 'Chiesa e mass media al tempo di internet'. Termine per le iscrizioni il 5 febbraio (tel. e fax 06.6790295, 339.5391092,
corsoucs@romasette.it).