Il 2 e 3 ottobre a Mazara del Vallo è stato celebrato il convegno diocesano, sul tema "Io sono il pasore bello, in Cristo l'uomo nuovo". Tra i temi affrontati anche quello dell'annuncio nel "villaggio digitale".
Di seguito il contributo di don Alessandro Palermo, appena ordinato sacerdote.
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La bellezza di Gesù: comunicata, annunciata e testimoniata con i new media
di don Alessandro Palermo
Il tema del convegno diocesano di quest’anno – “Io sono il pastore bello. In Cristo l’uomo nuovo” - ci invita a riflettere. Ora che i lavori sono stati conclusi, dobbiamo fare tesoro dei contributi dei docenti Chiara Giaccardi, Massimiliano Padula e del professor crispino Valenziano.
La bellezza, che è Cristo e la sua opera di misericordia e di salvezza, va comunicata, annunciata, testimoniata. Questo è il compito che, in quanto Chiesa, dobbiamo assumerci e riscoprire. Pertanto, sembra necessario trovare linguaggi che riescano ad arrivare all’uomo e al suo cuore per permettere che la nostra testimonianza sia una comunicazione che generi bellezza. Nell’attuale contesto sociale i media digitali, con i loro linguaggi, simboli e paradigmi, sono, tra gli “ambienti umani”, occasioni privilegiate per comunicare la bellezza di Gesù e del suo Vangelo. Proprio per questo non possiamo, come Chiesa, rimanere indifferenti verso il mondo digitale ma dobbiamo iniziare a frequentarlo e a comprenderlo. Non è soltanto una opportunità ma anche una necessità pastorale.
Innanzitutto comprenderli. Siccome i media digitali sono un’esperienza, finché si ragionerà in termini strumentali non coglieremo l’opportunità dell’intera comunicazione e verrà meno l’annuncio e la testimonianza. Farne esperienza ci permetterà di superare i pregiudizi e le considerazioni strumentali, le quali bloccano la loro giusta comprensione.
In secondo luogo bisogna “esserci”: frequentare il mondo digitale migliorerà il nostro annuncio del Vangelo perché l’esperienza che, con e nei media, ci viene offerta è partecipazione, condivisione e comunione, caratteri fondamentali per la testimonianza. Questa è la bellezza della comunicazione digitale; coglierne la sua forza, che è riflesso dell’umano, ci aiuterà a costruire e a diffondere, in maniera più completa, la bellezza del Buon pastore.
Alla testimonianza umana che arriva dalle periferie si affida anche il prossimo convegno di Firenze, dove la rete - come chiarito dalla professoressa Giaccardi - è servita alla “costruzione” della struttura di questo importante appuntamento della chiesa italiana. Dai feedback provenienti da tutte le Diocesi italiane sono nati temi e testimonianze. Un’opportunità di incontro, conoscenza e condivisione.