La pagina speciale che domenica scorsa è approdata in molte delle 452 parrocchie dell’arcidiocesi di Trento in occasione della Giornata locale di «Avvenire» è stata «pensata» all’interno dell’équipe che da oltre sei mesi è impegnata nell’elaborazione del Piano diocesano per le comunicazioni sociali. «Anche fermarsi a progettare quest’appuntamento, così come la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che sarà celebrata il 5 giugno, ci allena a lavorare insieme», osserva la delegata Cecilia Niccolini, che è anche portavoce del vescovo e coordinatrice delle associazioni laicali. Questo gruppo di lavoro ha cercato di fare sintesi dell’impegno attuale della Chiesa trentina a partire dall’icona del missionario gesuita della Val di Non, padre Eusebio Francesco Chini. Anche a 300 anni della morte, la sua vicenda legata all’annuncio del Vangelo nelle regioni tra il Messico e l’Arizona offre non pochi spunti di metodo per chi è impegnato nella nuova evangelizzazione.
«Ci fa piacere tutto quanto contribuisce a far conoscere padre Chini anche per riscoprire alcuni aspetti ancora poco noti del suo stile di esemplare missionario, oltre che di grande scienziato», osserva don Carlo Daz, parroco di Segno di Taio, paese natale di padre «Kino», come lo chiamavano i messicani. «Anche nelle parrocchie vicine – conferma don Franco Torresani, parroco in più comunità della Val di Non – cerchiamo di valorizzare le iniziative di riscoperta dei nostri missionari: sono esempi di santità vicina a noi, che cerchiamo di far entrare anche nella predicazione e nella catechesi».
Diego Andreatta
(da Avvenire del 24 maggio 2011, pag. 28)
