UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Trieste, la giornata del quotidiano per progettare

Incoraggiante la risposta nelle parrocchie all’inserto di 4 pagine sul Friuli Venezia Giulia domenica scorsa con Avvenire.
21 Aprile 2010
Domenica scorsa anche a Trieste si è celebrata la Giornata del quotidiano cattolico e in molte parrocchie della diocesi, grazie ai puntuali avvisi dei parroci, le copie di Avvenire sono state acquistate in un buon numero. La pagina speciale dedicata alla diocesi tergestina è stata curata dall’Ufficio Comunicazioni sociali che, a sei mesi dall’ingresso del nuovo vescovo, monsignor Giampaolo Crepaldi, ha tentato di fornire un’istantanea delle iniziative in atto e dei progetti che intendono proiettare la comunità diocesana verso il futuro. La pagina, che apriva l’inserto di quattro facciate contenuto nel giornale e dedicato anche alle altre diocesi del Friuli Venezia Giulia che hanno celebrato l’evento (Udine, Gorizia e Concordia-Pordenone), ha ottenuto un vivo apprezzamento dai lettori.
  Il diacono permanente Piero Pesce, in servizio presso la parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo di Muggia, che ha promosso la Giornata alle sante Messe del giorno, afferma che «l’iniziativa della Giornata è sicuramente importante, però forse andrebbe maggiormente preparata: purtroppo manca una cultura di approfondimento delle notizie secondo un taglio 'di fede' e bisognerebbe puntare proprio ad educare il popolo di Dio a prendere coscienza di questo. Troppo spesso anche noi credenti siamo più inclini a leggere le notizie che ci vengono proposte da tutti i quotidiani, sottraendoci in questo modo ad una lettura più meditata dei fatti che proprio Avvenire può dare». Pesce auspica una maggiore frequenza di iniziative di questo tipo, altrimenti «la Giornata rischia di avere un’efficacia ridotta». Anche nella parrocchia della Beata Vergine delle Grazie il parroco, don Silvano Latin, conferma la buona riuscita dell’iniziativa, con la vendita di tutte le copie disponibili. «Da Avvenire – ha detto don Silvano – mi aspetterei da un lato una più attenta valutazione del disagio del Paese e dall’altro lato una maggiore attenzione alla Chiesa locale che finora non è riuscita a solleticare il quotidiano. In fondo – prosegue – Trieste è una diocesi di frontiera che da sempre è stata laboratorio da un punto di vista religioso (si pensi al dialogo ecumenico), sociale e civile».
 

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