UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un Dio negato: i martiri della guerra civile spagnola

Lunedì 23 luglio su Tv2000 l’eccidio dei missionari nella guerra civile spagnola e viaggio in Italia tra chi crede in religioni diverse
16 Luglio 2018

Su Tv2000 lunedì 23 luglio alle 21.15 va in onda il film “Un Dio negato” (Un Dios prohibido). Narra le vicende accadute durante i primi giorni della guerra civile spagnola nella città aragonese di Barbastro e in particolare la vicenda dell’eccidio di 51 persone appartenenti alla locale comunità clarettiana.
Agosto 1936, inizio della Guerra Civile spagnola. Cinquantuno persone – in maggioranza seminaristi e sacerdoti – appartenenti alla Comunità Clarettiana di Barbastro (Huesca) subiscono il martirio e muoiono per la loro fede. Il film narra le ultime settimane della loro vita, a partire dalla cattura fino alla loro fucilazione. Molti tra loro hanno lasciato testimonianza scritta della drammatica situazione che hanno vissuto, raccontando dei loro compagni di prigionia e della gente che li ha visti. Questi scritti sono stati il punto di partenza per narrare la loro tragica vicenda. Un film del 2013 diretto da Pablo Moreno.
In seconda serata Tv2000 trasmette il documentario “ La Feste degli altri”, un viaggio tra le comunità di circa cinque milioni di persone che vivono in Italia e che credono in religioni diverse dal cattolicesimo, l’8% della popolazione. Dai canti e balli in piazza dell’Hannukah, la festa delle luci degli ebrei, ad una moschea di periferia della capitale, dove migliaia di musulmani devono fare i turni per pregare il venerdì in un garage; dai riti pieni di fascino del Natale russo e della Pasqua rumena degli immigrati ortodossi, ai tamburi e ai dragoni del Capodanno cinese, per finire nel tempio sikh di Novellara, in Emilia Romagna, il secondo tempio sikh più grande d’Europa. I problemi di integrazione non mancano, ma come spiega mons. Cristiano Bettega, il direttore dell’ufficio Cei per il dialogo con le religioni, la presenza in Italia di tante fedi diverse è per la Chiesa “un’opportunità” e “un segno dei tempi”. La regia è di Elisa Pinna e Lorenzo Pinna.