UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un giornale che guarda avanti

Cambio al vertice de «L’Avvenire di Calabria», mensile dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e voce storica del giornalismo cattolico regionale. Dopo 34 anni monsignor Filippo Curatola ha ceduto la direzione al responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali, don Davide Imeneo, che a soli 29 anni è il più giovane direttore dei settimanali diocesani d’Italia.
3 Marzo 2015

Cambio al vertice de «L’Avvenire di Calabria», mensile dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e voce storica del giornalismo cattolico regionale. Dopo 34 anni monsignor Filippo Curatola ha ceduto la direzione al responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali, don Davide Imeneo, che a soli 29 anni è il più giovane direttore dei settimanali diocesani d’Italia. «Tutto il lavoro di don Curatola – ha sottolineato l’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini – s’è sviluppato all’insegna della testimonianza e della simbiosi tra fede e ragione. A Don Davide il compito di accogliere tale eredità e l’invito a proseguire una tradizione gloriosa, qual è quella del nostro Settimanale». Nei giorni scorsi il microcosmo dell’informazione di matrice e ispirazione cattolica s’è riunito a Gioia Tauro per un momento di riflessione e confronto organizzato dalla sezione regionale dell’Unione stampa cattolica italiana (Ucsi). Assieme al vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, giornalista e delegato della Conferenza episcopale calabra per le comunicazioni sociali, hanno partecipato il presidente dell’ordine dei giornalisti Giuseppe Soluri della Calabria, il segretario regionale della Fnsi e presidente della sezione Ucsi Carlo Parisi, il segretario dell’Unione stampa cattolica don Pino Strangio. Quindi molti giornalisti e direttori d’uffici diocesani. Da più parti è stato sottolineato il bisogno di non demonizzare i giornalisti che fanno il loro lavoro, pure di lotta alla ’ndrangheta. Soprattutto, è emersa la necessità d’una collaborazione più stretta tra Chiesa e operatori dell’informazione.