Capita alle volte che una chiacchierata mattutina con un amico generi pensieri che disegnano percorsi altri rispetto alla routine quotidiana. E, così, questa mattina la condivisione di una strofa dell’inno della preghiera della Comunità di Bose diventa motivo di riflessione rispetto anche al proprio ambito d’impegno. “La sentinella nella veglia invoca il giorno dalla notte; volgiamo gli occhi al Dio con noi; il suo splendore ci pervade”. Come operatori della comunicazione possiamo “invocare il giorno dalla notte”, ovvero possiamo “squarciare” la notte di questo tempo con la luce della speranza? E in che modo? La risposta viene da Papa Francesco nell’Evangelii gaudium: “Comunicandolo, il bene attecchisce e si sviluppa. Per questo, chi desidera vivere con dignità e pienezza non ha altra strada che riconoscere l’altro e cercare il suo bene” (n.9). Comunicare il bene può sostenere l’attesa non in maniera passiva, ma collaborando attivamente a narrare il volto bello della società.
Vincenzo Corrado