UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un impegno guidato dalla carità

Giornalisti e carità nella festa di san Francesco di Sales: è la proposta dell' ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Terni-Narni-Amelia per celebrare la festa del patrono dei giornalisti e operatori della comunicazione.
25 Gennaio 2017

Giornalisti e carità nella festa di san Francesco di Sales: è la proposta dell' ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Terni-Narni-Amelia per celebrare la festa del patrono dei giornalisti e operatori della comunicazione. L' appuntamento è in programma nel luogo dove ogni giorno si vive concretamente l' opera di carità della Chiesa locale: la mensa per i poveri «San Valentino». Qui il vescovo Giuseppe Piemontese, insieme al direttore della Caritas diocesana Ideale Piantoni, al vicario per la pastorale della carità monsignor Paolo Carloni e alla vicepresidente dell' associazione di volontariato «San Martino» Nadia Agostini, incontra oggi i giornalisti per parlare dell' attività caritativa diocesana, di nuove e vecchie povertà, dell' accoglienza degli immigrati, dei senzatetto nella cosiddetta «emergenza freddo».
Luoghi delle povertà e dei bisogni che si trovano vicini a tutti, ma che spesso vengono ignorati anche dai mezzi di comunicazione nella loro reale complessità, anche se riguardano molti uomini e donne. E anche per ricordare, come testimonia san Francesco di Sales illustre rappresentante dell'«umanesimo devoto», la valenza universale di una comunicazione e predicazione, di un modello di vita cristiana fatta di dialogo e dolcezza, di incontro, alla portata delle persone comuni.
Un incontro per narrare la 'buona notizia' della solidarietà e della vicinanza al prossimo da parte di chi ogni giorno vive accanto ai più bisognosi e ne ascolta storie e fragilità, portando conforto e speranza. Un segno che si lega direttamente con il tema della prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, «Non temere, perché sono con te. Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo», che invita a farsi portatori di questi valori nella storia.
(Elisabetta Lomoro)

da Avvenire del 24 gennaio 2017, pag. 20