UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Quando un film “guarisce” le ferite

La proposta di un viaggio, attraverso una ventina di film recenti che indagano il poliedrico mondo dei sentimenti umani.
3 Maggio 2021

"Di fronte all’amore. Tutto quello che ci resta da vivere. Suggestioni cinematografiche e letterarie" (In dialogo, euro 14,50) è l'ultimo libro di Arianna Prevedello, che si propone di accompagnare il lettore in un viaggio in alcune opere cinematografiche - in particolare “gli inizi” - alla ricerca di comprensioni sui sentimenti. Una ventina di film recenti che indagano il poliedrico mondo dei sentimenti umani.

I film a volte possono ferirci o, invece, diventare balsamo per medicare le nostre ferite sentimentali ed esistenziali. Il cinema è un linguaggio che induce allo “stare di fronte”: di fronte allo schermo, di fronte all’amore. E questo stare di fronte diventa una serena chiave interpretativa (o un’amara consapevolezza) delle relazioni che abitano le nostre vite. Stiamo di fronte all’amore con i nostri occhiali (i nostri condizionamenti) e lo viviamo nel modo in cui ne siamo capaci. Ma allo stesso tempo – scrive l’autrice – «nel verbo “amare” risiede la salvezza delle nostre giornate, la possibilità di avvicinarsi alla fine […] con la beatitudine di chi ha fatto davvero del suo meglio».

Una lettura appassionante per una riflessione profonda sugli affetti dove, in ogni capitolo, si trovano anche suggestioni offerte da saggi, romanzi e poesie che danno corpo a una bibliografia tanto eclettica quanto preziosa. Arianna Prevedello, scrittrice, esperta di cinema e animatrice culturale, ha lavorato per molti anni ai progetti di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova ed è stata vicepresidente nazionale di Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) di cui è attualmente responsabile per l’ambito pastorale e formazione.