UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Idee per entrare “nel cuore della vita”

Nel suo ultimo libro, Mons. Nunzio Galantino offre spunti, idee e suggestioni per “prendersi cura del mondo”, nella consapevolezza che “rendere il mondo migliore è rendere migliori se stessi”.
17 Novembre 2021

“Parole, parole, parole”…cantava Mina. Le parole non sono mai indifferenti: possono accarezzare o ferire, guarire o distruggere, disarmare o alimentare il conflitto. In altri termini, pesano. Eppure ne stiamo perdendo il senso più profondo, col rischio di diventare anime afone. Occorre allora distaccarsi da un linguaggio stereotipato e sterile e fermarsi a riflettere per poter leggere con attenzione il modo in cui entriamo in relazione con gli altri: il “cuore della vita”. Nel suo ultimo volume, Mons. Nunzio Galantino, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, offre spunti, idee e suggestioni per “prendersi cura del mondo”, nella consapevolezza che “rendere il mondo migliore è rendere migliori se stessi”.
“Nel cuore della vita” (Solferino, 256 pagine) è un viaggio intorno all’uomo che spazia tra pensiero laico e religioso, tra letteratura, sacre scritture e cultura popolare per aiutare a scoprire la vera ricchezza che è dentro ciascuno, così che tutti insieme ci si possa prendere cura del mondo.
Il libro, osserva nella prefazione Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, “vuole sottolineare il valore delle parole, mostrando lo sfondo storico ed etimologico in cui si collocano, provando a liberarle dalla banalizzazione che le rende interscambiabili”. Secondo Riccardi, infatti, “parlare con parole sapide è il primo passo dell'amicizia con l’altro, della capacità di delineare la propria identità, di interrogare e di comunicare”.
Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, nella postfazione lo definisce “un vademecum per evitare il dramma di un'occasione mancata, una guida per trasformare questo tempo segnato da incertezza, dolore e morte in un tempo di speranza”.