UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Dalla comunità alla comunione

Alcuni spunti per la riflessione personale e comunitaria nell’ultimo libro di Antonella Lumini, eremita urbana e maestra di spiritualità.
21 Febbraio 2023

In questo tempo caratterizzato da immense contraddizioni e conflitti, una fede adulta, capace di affidarsi totalmente a Dio con atteggiamento filiale, nutrita dalla preghiera, dal silenzio attivo, dalla meditazione della Parola e dallo studio delle verità, mettendo a fuoco le dinamiche divisorie che ci rendono schiavi di una psiche oscura sempre più patologica, è la prima condizione per poter promuovere un umanesimo nuovo. Per un processo di trasformazione spirituale che investa le singole coscienze e faccia diventare le aggregazioni realtà di comunione. Quel “cambiamento”, continuamente evocato dal Magistero di Papa Francesco, è al centro dell’ultimo libro di Antonella Lumini “Dalla comunità alla comunione. Insieme sulla via della vita” (Edizioni Paoline, pp. 218, 18 euro), che raccoglie anche contributi pubblicati sull’Osservatore Romano.
Per la mistica fiorentina bisogna fare della Chiesa la vera casa dell’adorazione, perché come nel cenacolo di Gerusalemme, si preghi incessantemente lo Spirito Santo perché “venga a rinnovare la faccia della terra”. E proprio il Cammino sinodale avviato in tutti i Continenti dovrebbe stimolare la Chiesa ad assumere in maniera consapevole la tensione escatologica di cui è portatrice, volta a creare unità tra le diversità. A favorire l’intessersi di reali relazioni amorevoli all’interno dei tradizionali luoghi comunitari, la famiglia, i quartieri, la scuola, gli ambienti di lavoro, ma anche degli ordini e delle congregazioni religiose. “Per spostare il mondo - scrive Lumini - c’è solo da stare fermi, non da corrergli dietro. Questo è il rischio che deve mettere in guardia anche la Chiesa: correre dietro al mondo, adeguarsi per avere consenso. Invece il mondo deve essere lasciato libero di correre dove vuole perché è legittimato a farlo, ma fino a un certo punto, perché la fede lo consuma dall’interno con la presenza ferma della croce e della risurrezione, cioè attraverso l’assumere e l’offrire”.
Il testo è suddiviso in cinque parti (dinamica trinitaria, comunità, comunione, relazioni, Chiesa visibile e Chiesa invisibile) e undici capitoli. Che indicano le vie maestre attraverso cui riconciliarci con la radice della vita e con se stessi. Uscendo dallo smarrimento, dall’erranza e dal dolore della mancanza, che scaturiscono quando ci sentiamo sradicati. Accettare di lasciarsi amare mette in moto un’opera di vera guarigione, porta salvezza, ristabilisce la giusta prospettiva. Ogni essere umano desidera innanzitutto amare, partecipare all’incarnazione trinitaria incarnandola nella propria vita. Ogni comunità è chiamata a trasformarsi in realtà di comunione. “La Chiesa istituzionale, visibile, ha bisogno di armonizzarsi con la Chiesa invisibile, con la dimensione mistica. Solo insieme partecipano di quella realtà umana in cui tutto è mosso dall’amore che è il Regno”: questa la conclusione di Antonella Lumini, eremita urbana e maestra di spiritualità, che pregando diffonde fraternità e pace.

Antonio Lovascio