UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La fede scomparsa

Nel suo volume, Adriano Fabris traccia un identikit della fede, anche a partire dalle esperienze del passato e del presente.
20 Marzo 2023

Che ne è della fede in questo mondo secolarizzato? Se lo chiede Adriano Fabris, docente di filosofia morale e etica della comunicazione all’Università di Pisa, nel volume “La fede scomparsa. Cristianesimo e problema del credere” (Editrice Morcelliana, 144 pagine). Si tratta dell’indagine su una scomparsa e sui suoi motivi, che coinvolge anche il lettore. “C’imbatteremo – annuncia l’autore - in fraintendimenti, deviazioni, depistaggi, che spiegano almeno in parte il perché della perdita della fede e le difficoltà di un suo eventuale ritrovamento”. L’obiettivo è quello di “tracciare una sorta di identikit, un identikit della fede, anche partendo da ciò che c’insegnano le esperienze del passato e del presente”, delineando “senza confusioni il profilo della fede cristiana”.
Al giorno d’oggi infatti forse la fede non esiste più o magari ce n’è troppa, ma non di tipo religioso, dato che spesso viene confusa con credenze varie e con opinioni più o meno giustificate. Di fronte però ad un bisogno di credere, che resta e si manifesta, occorre approfondire in cosa consiste davvero il rapporto con Dio, quali sono i significati e le forme della fede, che si configura come un’esperienza di relazione e di fiducia in grado di dare senso a ogni altra nostra relazione, di offrire prospettive ulteriori.