UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Dopo il meeting, Grottammare invita a #restareconnessi

Ferite, aquiloni e impronte sul mondo: i simboli e il bilancio del 4° Meeting dei giornalisti cattolici e non.
27 Giugno 2017

Si è conclusa domenica la quarta edizione del Meeting nazionale dei giornalisti cattolici: giorni di grazia, aperti dal prefetto della Comunicazione della Santa Sede monsignor Dario Edoardo Viganò, con l'intervento di numerosi professionisti della comunicazione. Abbiamo toccato con mano le ferite che ancora vivono i luoghi del terremoto, soprattutto ad Arquata del Tronto, visitata dai convegnisti insieme al vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D'Ercole che ha spiegato come «il sisma continua a ucciderci nel silenzio». «I giornali - ha detto poi nel suo intervento Gianni Riotta - dovrebbero essere più inclusivi», mentre Fabrizio Ferragni, capo relazioni istituzionali Rai, ha parlato del dibattito in corso sul ruolo del Servizio pubblico «in piena quarta rivoluzione industriale».
Il meeting ha visto anche la presenza dell'arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, che ha delineato un quadro della difficile situazione in Medio Oriente portando un segno di speranza: «Sembra - ha infatti annunciato - che il negoziato per l'accordo fondamentale tra Israele e Santa Sede sia in dirittura d'arrivo».
Il meeting di Grottammare ha guardato alla professione e alla formazione, ha fatto scoprire bellezze e ferite del territorio marchigiano e ha cercato di delineare la strada futura del giornalismo, rimanendo ben saldi nella realtà del presente. Due i simboli che hanno accompagnato i convegnisti. Il primo è stata l'impronta di tutti i partecipanti su una tela raffigurante il pianeta terra: ognuno di noi lascia infatti la propria orma su questo mondo, e quella dei partecipanti è andata a comporre l'opera che accompagnerà i quadri degli artisti sui luoghi del terremoto, perché, come dice il Papa, «tutto nel mondo è intimamente connesso», anche sofferenze e gioie. Il secondo simbolo è stato il dono a tutti i presenti di un aquilone da portare ai bambini nelle proprie famiglie, affinché anche loro continuino a sognare e a imparare a volare sempre più in alto. Arrivederci al Meeting 2018, #restiamoconnessi.
(Simone Incicco - direttore de 'L'Ancora' di San Benedetto-Ripatransone-Montalto)

da Avvenire del 27 giugno 2017, pag. 17