La prossimità è la chiave di volta di una comunicazione del territorio non inteso semplicemente come confine geografico, ma come spazio umano, in cui si condivide la vita di tutti i giorni. Una prossimità da coltivare e da custodire, da progettare con tanta creatività. E qui si aprono altri due filoni che ci toccano da vicino, perché non è possibile essere prossimi o, meglio, farsi prossimi, se non si è progettuali e creativi.
La giornata di formazione con i nuovi direttori degli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali ha incontrato una risposta pronta e creativa. Il territorio – rappresentato da una trentina di persone da ogni parte d’Italia – ha rivelato una volta di più la vivacità e l’impegno che lo qualificano. Ne sono stati segno gli interventi, le iniziative presentate, le buone pratiche condivise, l’interesse verso i nostri media (Avvenire, InBlu Radio, Sir e Tv2000). Su tutto, il clima di stima, collaborazione e amicizia, tassello di un servizio che unisce e dà voce alle nostre Chiese.
Il taccuino su cui appuntare la narrazione della nostra gente, delle nostre comunità, è già pronto. C’è scritto: prossimità, progettualità e creatività.
Vincenzo