Quattro verbi – vedere, lottare, agire, scegliere – e un messaggio ben chiaro: “il coraggio della conversione ravviva la luce della speranza”. Il Sussidio pastorale, preparato dalla Commissione nazionale valutazione film della CEI e intitolato “Attraverso i deserti”, vuole “sostenere questo nuovo orizzonte che porta alla libertà da ogni forma di schiavitù: è la ‘nuova speranza’ che dall’annuncio pasquale dà forma alla creatività”, spiega Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. I titoli scelti (La zona d'interesse di Jonathan Glazer, La Sala Professori di Ilker Çatak, The Miracle Club di Thaddeus O'Sullivan e L’imprevedibile viaggio di Harold Fry di Hettie Macdonald) sottolineano infatti “il capovolgimento delle prospettive che il passaggio obbligato del deserto provoca, scuotendo le coscienze e denunciando l’incapacità di scelte forti. Bisogna osare; bisogna andare controcorrente e non cedere all’immobilismo”.
Del resto, ricorda Corrado nell’introduzione, il deserto “nel racconto biblico è spazio di rinascita, tempo intermedio che suggerisce il movimento tipico della fede”, viene “attraversato, a volte con sofferenza, e non vissuto con l’idea della stanzialità”. Non solo: “insegna la pazienza, l’attesa e la speranza. Soprattutto, la necessità di andare sempre avanti, non cedendo alle tentazioni. Il deserto è anche il luogo dell’essenzialità. Strada obbligata per giungere alla donazione di sé”.
“Non è un caso – rileva il direttore dell’Ufficio CEI - che Gesù trascorra quaranta giorni e altrettante notti nel deserto della Giudea, con tentazioni ripetute di Satana puntualmente respinte, prima dell’inizio del suo ministero pubblico. È la lotta interiore che sfocia nell’amore verso Dio e il prossimo”. Ecco allora che il tempo di Quaresima si presenta come “la sintesi di questa nuova dimensione di desertificazione intima e comunitaria, per fare spazio a una nuova coscienza personale e collettiva”.
L’opuscolo, a cura di Massimo Giraldi, Sergio Perugini, don Andrea Verdecchia ed Eliana Ariola, con una nota introduttiva di Arianna Prevedello, responsabile della formazione e azione pastorale dell’Acec, che propone una suggestione sul film francese Sopravvissuti di Guillaume Renusson, presenta a corredo un focus storico per celebrare due anniversari: il 60° de Il Vangelo secondo Matteo (1964) di Pier Paolo Pasolini e il 20° di La Passione di Cristo (2004) di Mel Gibson. Si tratta, conclude Corrado, di “un’ulteriore occasione per spingere lo sguardo verso la meta… da raggiungere per poi ripartire”.