UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornalisti con l’asterisco: il messaggio di Mons. Savino

Il Vescovo di Cassano all'Jonio, Mons. Francesco Savino, scrive ai giornalisti della sua diocesi un Messaggio in occasione della festa di San Francesco di Sales,
23 Gennaio 2019

Il Vescovo di Cassano all'Jonio, Mons. Francesco Savino, scrive ai giornalisti della sua diocesi un Messaggio (il testo è in allegato) in occasione della festa di San Francesco di Sales, loro patrono.
La dedica di Mons. Savino è ad "Antonio Megalizzi, il reporter ventinovenne morto a Strasburgo poco più di un mese fa, in quella che è passata alle cronache come la strage dei mercatini di Natale".
«Mi ha molto colpito, nei giorni seguenti l’accaduto, - scrive il Vescovo - ascoltare le parole con cui amici, familiari, colleghi descrivevano la figura di questo straordinario giovane, icona, forse, di un’intera nostra generazione. In queste testimonianze emergeva con chiarezza un duplice, ostinato, amore di Antonio: da un lato, verso la professione giornalistica, tanto che ottenere il sospirato “tesserino” dell’Ordine era diventato per lui un vero e proprio traguardo di vita; dall'altro lato, l’amore verso la politica, il bene comune, e in particolare verso l’Unione Europea e il suo funzionamento. Che esempio paradigmatico – e controcorrente, come solo i martiri e i profeti sanno essere – di quel connubio di amore e ricerca della verità, di cui abbiamo discusso!
Credo che questo giovane dai sogni grandi sia l’emblema di quella necessità di cui vi parlavo: necessità di innamorarsi della realtà che si vuole raccontare, per poterla raccontare veramente. Necessità che nasce dal cuore, contro tutto e tutti, contro una vulgata che ti dice di diffidare, nell'ordine, della stampa, della politica, dell’Unione Europea. Che amore coraggioso!
Tra gli aneddoti su Megalizzi raccontati dagli amici, mi ha incuriosito il riferimento al «concetto dell’asterisco», cui il giovane reporter avrebbe dedicato un suo scritto. L’asterisco, sosteneva Antonio, è una sorta di marchio di unicità, che rende speciali le persone e le cose; un valore aggiunto, un bonus di significato da applicare alle cose che si amano.
Bene: al termine della nostra discussione, quale migliore augurio posso rivolgervi se non quello di essere “giornalisti*”, giornalisti con l’asterisco?!
Usate gli asterischi nella vostra professione. Cospargete di segni d’attenzione e di amore le storie, le persone, i volti che fate oggetto dei vostri racconti. Fate che nessuna notizia sia una “semplice” notizia, che nessun fatto sia un “semplice” fatto. Scrivete notizie*, narrate fatti*. Innamoratevi dell’unicità dei frammenti di vita di cui vi occupate e fate che il loro significato sia il risultato di un rapporto vero che stabilite con essi.»