UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Seminaristi e i nostri media: un tablet in dono

Un progetto promosso da Avvenire e dalla CEI per aiutare i futuri sacerdoti a usare in modo sempre più consapevole gli strumenti digitali della comunicazione.
4 Marzo 2020

Dentro a un tablet un intero sistema integrato di informazione, rivolto ai seminaristi, aperto a servizi e contenuti innovativi e coinvolgenti: è questo il cuore del progetto promosso da Avvenire e fortemente voluto dalla Conferenza episcopale italiana per aiutare i futuri sacerdoti a usare in modo sempre più consapevole gli strumenti digitali della comunicazione. Una missione che nasce da una duplice consapevolezza: il ruolo sempre strategico che l’informazione ha nella formazione dei giovani e l’importanza del mondo digitale dentro al quale vive la società odierna, a cui rivolge necessariamente l’opera pastorale dei preti.

Dentro questo orizzonte si colloca il progetto grazie al quale a tutti i seminaristi d’Italia viene ora offerto un tablet con cui non solo leggere Avvenire ma aperto all'intero sistema dei media promossi dalla Cei e che è utile anche come strumento di formazione e comunicazione all'interno delle singole comunità che aderiscono alla proposta. A oggi sono circa 900, ma entro l’anno saranno 1.400 i tablet consegnati ai seminaristi (oltre che ai rettori assieme ad alcuni dei formatori). Un’iniziativa che ha visto già crescere la lettura di Avvenire dentro al centinaio di strutture italiane in cui si formano i futuri preti dove il giornale arrivava finora solo in forma cartacea.

«La Conferenza episcopale italiana si è prefissa da tempo di essere voce attiva nell'universo mediatico italiano, attraverso il giornale Avvenire, Tv2000, il circuito radio In-Blu, l’agenzia Sir e, più recentemente, col portale CeiNews – scrive il segretario generale della Cei, il vescovo Stefano Russo, nella lettera di presentazione del progetto –. Da alcuni anni Avvenire arriva a ogni seminarista, ma oggi la tecnologia ci permette di offrire ai futuri preti strumenti che diano loro un pieno accesso a tutto l’ecosistema dei media della Chiesa che è in Italia, nella consapevolezza che proprio i più giovani risentono dell’immersione costante nel fiume turbinoso (e spesso opaco) dell’informazione non solo tradizionale ma del web, dei social e dei blog. È quindi prioritario offrire ai futuri sacerdoti fonti di informazione di qualità ed estranee a interessi di parte». Un obiettivo che si fa forza anche dell’invito emerso dal Sinodo dei giovani e rilanciato da papa Francesco a mettersi in ascolto delle nuove generazioni in tutte le loro modalità di espressione, quindi anche quelle relative al mondo digitale.

Il primo contenuto prezioso che il tablet offre ai seminaristi è l’abbonamento digitale ad Avvenire, con l’accesso alle edizioni elettroniche dei settimanali diocesani che escono assieme al quotidiano, ai periodici (Luoghi dell’Infinito, Noi Famiglia & Vita), all’archivio storico e alle funzionalità di ricerca dei contenuti.

L’abbonamento sostituirà la copia cartacea che già oggi i seminaristi ricevono, ma l’intero progetto va oltre la semplice trasposizione su uno strumento elettronico del giornale: la redazione, infatti, sta lavorando agli strumenti per personalizzare l’offerta informativa di Avvenire per i seminaristi, offrendo loro in maniera diretta e coinvolgente contenuti che potrebbero essere utili per la loro formazione. Non solo: i tablet offriranno un vero e proprio canale di interazione che permetterà ai seminaristi di entrare in contatto con Avvenire e di far sentire la propria voce.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Tim e Samsung: il tablet – che viene offerto in comodato d’uso e verrà restituito al termine del corso di studi – è un modello di ultima generazione della casa coreana e offre una connessione dati su rete cellulare di 20 gigabyte tramite un’apposita sim Tim. Il dispositivo, inoltre, è caratterizzato da una configurazione personalizzata per offrire una serie di funzionalità dedicate. All’interno gli utenti trovano precaricate le applicazioni di tutti i mezzi di informazione della Chiesa cattolica italiana (Avvenire, Tv2000, InBlu Radio, Sir, CeiNews) e potranno installare le proprie app personali nel limite del filtro di navigazione. Nel tablet, poi, si trova un ambiente totalmente dedicato al Seminario, liberamente gestibile dal rettore, che potrà così rendere disponibili documenti, link, comunicazioni, calendari, testi. Il progetto, infine, offre un servizio di assistenza completo per problematiche relative all’utilizzo del tablet.