UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Su “Filmcronache” le questioni aperte della contemporaneità

Disponibile online il nuovo numero della rivista di cultura cinematografica dell'Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani.
18 Ottobre 2023

È dedicato a “Le questioni aperte della contemporaneità” il nuovo numero di Filmcronache, rivista di cultura cinematografica dell’Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani, che traccia un bilancio dell’ottantesima Mostra di Venezia, kermesse che, nel verdetto finale, insieme al rilievo dato alle problematiche che attraversano e affliggono il mondo di oggi, ha riconosciuto i valori prettamente cinematografici. Il Leone d’oro a Poor things di Yorgos Lanthimos premia infatti un racconto di emancipazione femminile, divertente e disturbante, sostenuto da una profonda sapienza registica, così come il magnetico Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi (incentrato sula tematica ambientale), il teso e coinvolgente Green border di Agnieszka Holland e il visionario Io capitano di Matteo Garrone (imperniati invece sulle migrazioni) sono usciti dal Lido con in tasca rispettivamente il Gran premio della giuria, il Premio speciale della giuria e il Leone d’argento per la miglior regia. A Pablo Larraìn, al cui affresco grottesco El conde è stato attribuito dalla giuria veneziana il Premio alla miglior sceneggiatura, è dedicata la parte introduttiva del numero di Filmcronache: un doppio focus sul regista cileno che ripercorre le tappe più importanti della sua carriera, dal cinema allegorico-politico senza compromessi alle potenzialità narrative di un cinema biografico atipico.
Ma oltre al concorso, anche le altre sezioni della rassegna veneziana hanno offerto spunti e sguardi intriganti, a cominciare da Orizzonti (una selezione “viva e generativa”, come riferisce Simone Agnetti, “capace di raccogliere opere prime, film provenienti dai margini del mondo cinematografico e produzioni indipendenti”) e dai Fuori concorso (in cui, come scrive Alessandro Cinquegrani, “i temi del salvataggio del genere umano e del senso delle responsabilità individuali hanno caratterizzato molti film”), mentre nelle Giornate degli autori, come registra Francesco Crispino, “la memoria e la ricerca, i fantasmi dei ricordi e l’incontro con l’Altro sono stati al centro della XX edizione