UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

In un libro l’attualità del beato Focherini

"La gioia della normalità" è il titolo del volume che raccoglie una serie di contributi sul primo giornalista ad essere beatificato, pronunciati al seminario «La vita si fa storia» organizzato dalla diocesi di Carpi.
3 Settembre 2021

Sta tutto nel titolo - "La gioia della normalità" - il senso della vita del beato Odoardo Focherini, martire della fraternità e della speranza, deportato nel campo di concentramento di Flossenbürg e morto, a 37 anni, nel sottocampo di Hersbruck.
Il volume, in uscita il 9 settembre per le Dehoniane, raccoglie una serie di contributi – in gran parte pronunciati al seminario «La vita si fa storia», organizzato dalla diocesi di Carpi il 31 ottobre 2020 – che evidenziano l'attualità del messaggio del giovane carpigiano di famiglia trentina, primo giornalista a essere beatificato dalla Chiesa cattolica, che negli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale si impegnò attivamente per mettere in salvo molti ebrei. «Si può davvero essere cristiani. È possibile farlo non tanto una volta per tutte, ma imparando a credere, giorno per giorno, sino al termine della propria esistenza», scrive nella prefazione il curatore Brunetto Salvarani.
La straordinarietà dell'esempio di Focherini, del resto, risiede nel fatto che egli non fu né un teologo, né un eroe predestinato al gesto esemplare, ma un cristiano comune che imparò a credere nel Vangelo come un laico autentico. Dai contributi di Ermenegildo Manicardi, Luigi Lamma, Erio Castellucci, Giovanni Rossi, Guido Dotti, Milena Santerini, Giorgio Vecchio, Alessandro Rondoni, Roberto Righetti e del curatore emerge con chiarezza l’attualità della sua figura, capace di aprirsi all'altro, opporsi all’antisemitismo, scegliere di non omologarsi alla cultura dominante.