Uno strumento aggiornato, utile per chiunque intenda passare da un’esperienza immediata e poco consapevole dei media a una comprensione “tridimensionale” dei complessi fenomeni che ci avvolgono e di cui spesso siamo i protagonisti. Arriva “Il primo libro di teoria dei media”, il volume curato da Ruggero Eugeni (Einaudi, 312 pagine) che presenta in modo completo e organico le teorie dei media ordinandole in quattro grandi famiglie: la mediologia classica, critica, discorsivista e filosofica.
Il libro utilizza i differenti strumenti teorici per indagare alcuni grandi nodi del dibattito contemporaneo, mettendo in luce per ciascuno di essi la complessità interna e la ricchezza di rimandi esterni. Tuttavia – come chiarisce l’Introduzione – non si parla di storia dei media, né di teorie della comunicazione in generale e tantomeno di storia della comunicazione; si tratta (ma solo lo stretto necessario) di media specifici e non ci si sofferma troppo su teorie dedicate a mezzi di comunicazione particolari.
Piuttosto, il testo indica una serie di termini chiave nel dibattito attuale sui media - digitale, immagine, pubblicità, intrattenimento, sorveglianza, immersività, solo per citarne alcuni - e ricostruisce di volta in volta alcuni sfondi teorici pertinenti. Per questo può essere letto e consultato in maniera tradizionale oppure per singole “voci”, come un dizionario: ogni capitolo infatti propone una trattazione autonoma con alcune indicazioni finali che consentono ulteriori approfondimenti. La presenza di rimandi reciproci tra i capitoli, indicati dal simbolo dell'#, consente inoltre al lettore di passare da una fruizione testuale a una “ipertestuale” seguendo i link che più gli interessano. Infine, ricorda Eugeni, “le differenti teorie sui media si trovano disseminate nei vari capitoli: ognuno di essi dichiara nell'introduzione quali strumenti teorici e analitici utilizzerà”.