Il 4 dicembre 1963 Paolo VI promulgava l’Inter mirifica, decreto del Concilio Vaticano II sugli strumenti di comunicazione sociale. Sessant’anni dopo, in un momento di grandi accelerazioni, vale la pena fermarsi per riflettere: guardarsi indietro, far tesoro della propria storia aiuta a vivere il presente e a progettare il futuro. Rileggere il testo conciliare, alla luce degli sviluppi odierni, potrebbe apparire fuori contesto. Eppure, nell’ambito comunicativo ecclesiale, tutti i progressi raggiunti sono figli di quel testo. La celebrazione di questo anniversario può aiutare, allora, a ritrovare nell’Inter mirifica quel punto di partenza che diede slancio sessant’anni fa. Nella consapevolezza che ciascun comunicatore è chiamato ad usare le meravigliose invenzioni tecniche “unicamente per il bene dell’umanità, il cui avvenire dipende ogni giorno di più dal loro retto uso” (Inter mirifica, 24).
Vincenzo