UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scarp di marzo: un popolo senza voce

È in vendita il numero di marzo di "Scarp de' tenis", il mensile della strada promosso da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana.
28 Febbraio 2019

"Gli homeless, i più poveri, gli emarginati. Sono, da sempre, il cuore delle storie del nostro giornale". Così comincia l'editoriale di Stefano Lampertico per il numero di marzo di Scarp de' tenis, il mensile della strada promosso da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana.

"Lo sono soprattutto - prosegue Lampertico - nei momenti in cui sembra che, nella coscienza popolare (sovranista, forse?) i motivi dell’esclusione diventano macchie indelebili, impossibili da cancellare nelle vite delle persone. Lo sono perché da invisibili, la loro voce rimane troppo spesso inascoltata. Quello della strada è un popolo che non vota, che non interessa a chi vive di politica, che forse, ma non sempre, genera soltanto qualche istante di compassione. Il Governo ha approvato qualche settimana fa il nuovo reddito di cittadinanza. Ora speriamo che il Parlamento, in una qualunque forma e in un sussulto di dignità, a quel decreto apporti i necessari correttivi. Sì, perché così approvato esclude dalla misura di lotta alla povertà proprio i più poveri. Uno dei requisiti per accedere alla misura di sostegno, infatti, è quello di poter dimostrare di avere avuto negli ultimi dieci anni, e negli ultimi due in forma continuativa, la residenza nel nostro Paese. Requisito impossibile da dimostrare per chi, per definizione e diritti negati, è una persona senza dimora. All’interno del giornale dedichiamo anche un approfondimento al tema della salute e delle cure ai più poveri. Ci siamo accorti che troppo spesso le persone senza dimora dimesse dagli ospedali non hanno un luogo dove poter continuare le cure e dove poter essere seguiti nella convalescenza. Anche questo è un paradosso che rivela le criticità di un sistema di welfare che esclude invece di includere. E infine, dopo l’ampia eco sui social, riprendiamo la storia del nostro amico Ljuba, di Vicenza. Era un amico di Scarp. È stato allontanato e rimandato nel suo Paese. Ancora non abbiamo sue notizie, ma continueremo a cercarlo utilizzando tutti i canali che conosciamo, a partire dalla rete delle Caritas. In questo quadro - conclude l'editoriale del Direttore di Scarp - ci sono segnali positivi a partire dalla storia di copertina. Il teatro, nelle sue forme più popolari, a partire dal teatro di strada, che diventa strumento di inclusione. L’arte ci salverà".