UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Siracusa: per la GMCS incontro online con Giorgino

Il giornalista Francesco Giorgino sarà il protagonista dell'incontro organizzato per lunedì 18 maggio, alle ore 16.30.
17 Maggio 2020

Il giornalista Francesco Giorgino sarà il protagonista dell'incontro organizzato per lunedì 18 maggio, alle ore 16.30 in occasione della 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “Siamo esseri narranti” dice Papa Francesco nel suo messaggio divulgato nel giorno della festa di San Francesco di Sales, per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebra domenica 24 maggio sul tema “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia.

La narrazione genera senso, tesse le trame della memoria di chi si è e di cosa si è stati, crea orizzonti valoriali. L’ufficio pastorale delle comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Siracusa, l’Ucsi Sicilia, l’Ucsi Siracusa e l’Assostampa di Siracusa hanno promosso un dibattito sul tema: “La Comunicazione al Tempo del Coronavirus” che si svolgerà in diretta Facebook e YouTube, con Francesco Giorgino, professore della Luiss in Comunicazione e Marketing.

Dopo i saluti di Alessandro Ricupero, vice direttore dell’ufficio per la pastorale delle comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Siracusa, e di Salvatore Di Salvo, presidente provinciale Ucsi Siracusa, converseranno con il relatore Michela Di Trani, giornalista, Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia, Prospero Dente, segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa e Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino”.

L’incontro potrà essere seguito, in diretta, sulle pagine Facebook dell'arcidiocesi di Siracusa, di Assostampa Siracusa, di Ucsi Sicilia, di Radiounavocevicina e sui canali Youtube dell’Arcidiocesi e di Radio Una Voce Vicina.
“Per non smarrirci - dice Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali -, abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano”, mentre raccomanda di non usare storie a fini strumentali, ma di raccontare il bello che ci abita, rivelare l’intreccio di fili che legano gli uni agli altri.