Nell’era dei social e dell’intelligenza artificiale, su cui Papa Francesco invita alla riflessione col Messaggio per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (domenica 12 maggio), il compito più difficile per un settimanale cattolico è quello di stare al passo con i tempi, di saper leggere e interpretare i drammi delle guerre, i cambiamenti sociali più radicali ed i fermenti ecclesiali - sono sempre segni positivi! - orientando le coscienze con un’informazione non fine a se stessa, ma che deve avere come primo obiettivo quello di promuovere, da attore partecipe del Cammino sinodale, un’autentica cultura dell’incontro e del dialogo. Una voce diversa da quella che arriva dagli altri media, come ben riassume il titolo del volume “Toscana Oggi da 40 anni la voce del cattolicesimo toscano” di Andrea Fagioli, che sarà presentato a Firenze venerdì 19 aprile alle ore 17 nella Sala del Gonfalone di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale, l’istituzione che più di tutte rappresenta i cittadini toscani. Sarà una sorta di festa di compleanno “in famiglia”, non autocelebrativa, guardando soprattutto al futuro, puntando sull’innovazione tecnologica per raggiungere un sempre maggiore radicamento sul territorio ed un proficuo collegamento tra le diverse realtà diocesane della regione. Si partirà dai saluti di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, dell’arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza Episcopale Toscana, card. Giuseppe Betori, del presidente della Fisc, Mauro Ungaro, e di Alberto Bronzi, presidente della Cooperativa editrice del settimanale. Seguiranno gli interventi di Adriano Fabris (docente di Etica della comunicazione e Filosofia delle religioni), Francesco Zanotti (direttore del “Corriere Cesenate”) e Domenico Mugnaini, direttore di “Toscana Oggi”, che ha chiesto di raccontare la storia del settimanale al suo predecessore Andrea Fagioli, primo giornalista assunto alla fine del 1983, quando l’arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli riuscì a realizzare l’idea dell’appena scomparso card. Giovanni Benelli, affidando la direzione al prof. Alberto Migone, devotissimo di Paolo VI. Fu lui a guidare la rotta di una redazione giovane - ben organizzata e motivata nell’avvio da don Mario Carrera – con una grande visione conciliare, fede ed equilibrio per 25 anni, fino alla sua morte, nel maggio 2009. La stessa linea proseguita nei successivi dieci anni da Andrea Fagioli, in un momento non facile per l’editoria che purtroppo fa sentire ancora pesantemente le sue criticità. Il settimanale, conservando i tradizionali inserti diocesani, per stare al passo con i tempi ha dovuto rinnovarsi, nei contenuti e nella grafica. Ha avviato nuove iniziative (dalla versione on-line alla tv, dal canale YouTube ad una sempre maggiore presenza nei social per raggiungere anche le nuove generazioni lontane dal messaggio cartaceo), fino all’estensione dei “Thè di Toscana Oggi “ diventati veri poli di attrazione ed aggregazione culturale e sociale anche a Pisa e Grosseto, dopo quelli già collaudati di Firenze e Prato.
Il rinnovamento è proseguito e tuttora procede con slancio sotto la direzione di Domenico Mugnaini, con particolare attenzione al mondo giovanile che grande vitalità e interesse ha mostrato anche dopo l’entusiasmante Giornata mondiale di Lisbona con Papa Bergoglio. Ma a beneficiarne sono tutti i lettori, i cattolici e le Chiese locali della regione, grazie ad una sempre maggiore interazione tra giornale cartaceo e versione online aggiornata in progress, che funziona anche da Agenzia regionale d’informazione della Conferenza Episcopale Toscana. Un servizio di comunicazione prezioso, ormai indispensabile anche per le finalità propriamente pastorali. Ecco perché tutte le Diocesi devono sentirsi impegnate a sostenere “Toscana Oggi”, con una convinta “campagna abbonamenti”. Ed i laici devono fare la loro parte, rispondendo all’appello del direttore Mugnaini: “Continuate a starci vicini…per cercare insieme nuovi lettori e ricevere un’informazione che potete trovare solo qui”.
Antonio Lovascio