UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Firenze: la GMCS in cattedrale e nelle parrocchie

Mai come in queste settimane di “tempo sospeso” - condizionato dalla pandemia che semina sofferenze, lutti e dolore - abbiamo bisogno di storie che edifichino, non che distruggano; “storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme”. «Abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del […]
14 Maggio 2020

Mai come in queste settimane di “tempo sospeso” - condizionato dalla pandemia che semina sofferenze, lutti e dolore - abbiamo bisogno di storie che edifichino, non che distruggano; “storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme”. «Abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita», che riveli «l'intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri», come ha ricordato più volte Papa Francesco nelle sue omelie a Santa Marta, richiamando il suo Messaggio, pubblicato nel gennaio scorso, per la 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Anche l’arcidiocesi di Firenze la celebrerà, domenica 24 maggio solennità dell’Ascensione, dopo aver ripreso da pochi giorni responsabilmente nel rispetto delle regole la condivisione in forma comunitaria della mensa eucaristica. Alle ore 10.30 il card. Giuseppe Betori presiederà la santa messa nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, mentre i sacerdoti sottolineeranno il significato di questa Giornata durante le sante messe previste nelle comunità parrocchiali sempre nel rispetto delle misure di sicurezza.

È un tema quasi profetico quello scelto quest’anno da Papa Francesco: «“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia». Un messaggio di conforto, di bellezza, che invita a raccontare appunto tutto ciò che di bello c’è nel mondo. Un bisogno, che si è ulteriormente rafforzato con l’emergenza che stiamo vivendo e che pone molti interrogativi.

Immergersi “con discernimento” e “con pazienza” nella storia, nelle storie di ogni giorno, per diventare esperti di vita vera, attraverso il rapporto diretto con le persone. Una riflessione, questa, che avremmo voluto affrontare proponendo una nuova “Settimana delle comunicazioni sociali”: l’insorgere del Coronavirus ci ha costretti a porre il tutto in un cassetto. Un programma che l’ufficio delle comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Firenze vorrebbe riprendere verso la fine di autunno, se l’evolversi dell’emergenza pandemica lo consentirà. Per supportare la ripresa del cammino sinodale diocesano e per promuovere nelle comunità una diffusione straordinaria di “Toscana Oggi” e “Avvenire”, che insieme a “Radio Toscana” si sono fatti “portavoce” della Parola e del costante incoraggiamento del nostro pastore, svolgendo in questi mesi un prezioso servizio di informazione e collegamento ecclesiale, integrato efficacemente da parrocchie e vicariati con dirette streaming e video-social. Certi di poter trovare ancora una volta al nostro fianco i tradizionali partners: l’ACEC con un interessante progetto di educazione all’immagine rivolto alla scuola, realizzabile con la collaborazione dell’Ufficio della pastorale scolastica; il Centro culturale San Paolo con letture sulla sinodalità.