UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un documentario racconta “Silvano Piovanelli, vescovo del dialogo”

Il documentario di Andrea Fagioli con la regia di Leonardo Guerrieri sarà presentato il 23 maggio alle 17 a Firenze, nella sede della Facoltà teologica.
8 Maggio 2024

Il poeta Mario Luzi lo chiamava “il parroco cardinale”, per il suo inconfondibile stile pastorale. Per la capacità di stare in mezzo alla gente, di “sentire l’odore delle pecore”, come Papa Francesco oggi chiede ai suoi preti. Certo Silvano Piovanelli è stato un vescovo molto amato a Firenze. Apparteneva a quella costellazione di grandi figure sacerdotali che hanno caratterizzato il secolo XX della Chiesa fiorentina: la costellazione formata da Lorenzo Milani, Renzo Rossi, Danilo Cubattoli e tanti altri. Durante il suo lungo episcopato, dal 22 marzo 1983 al 21 marzo 2001, ha proseguito e concluso la “visita pastorale”, ha realizzato il Sinodo diocesano, il primo dopo il Concilio, ha scritto dieci lettere pastorali, è stato presidente della Conferenza Episcopale Toscana e vice presidente della CEI, è stato punto di riferimento per la Chiesa in Italia e non solo. Ha valorizzato i giovani, sia i preti che i laici, è intervenuto sempre in difesa dei poveri, per la pace, per il lavoro, ha sviluppato la Caritas, ha stimolato la politica a mettersi a fianco dei bisogni reali delle persone. Ha aiutato “Toscana Oggi” a nascere secondo il progetto del card. Benelli e ha voluto una radio regionale, Radio Toscana, ha seguito tutte le vicende dei ventisette comuni della Diocesi con amore e attenzione paterna.
Un episcopato, un’eredità spirituale ben riassunti nel documentario di Andrea Fagioli con la regia di Leonardo Guerrieri, “Silvano Piovanelli, vescovo del dialogo”, realizzato in occasione del centenario della nascita a cura di Arcton (Archivi di cristiani nella Toscana del Novecento), in collaborazione con la Facoltà teologica dell’Italia Centrale e l’Archivio storico diocesano di Firenze, che sarà presentato giovedì 23 maggio alle 17 nella sede della Facoltà teologica a Firenze. Interverranno il card. Gualtiero Bassetti, già presidente della CEI, e Vannini Chiti, già ministro, senatore e presidente della Regione Toscana. Nell’occasione porteranno il loro saluto il card. Giuseppe Betori, Gran cancelliere della Facoltà teologica dell’Italia Centrale, don Stefano Tarocchi, preside della Facoltà, Patrizia Giunti, presidente della Fondazione Giorgio la Pira, e Maria Oliva Scaramuzzi, vice presidente della Fondazione CR Firenze. Coordinerà l’evento Pier Luigi Meucci, presidente di Arcton. Il documentario parte da un ricordo inedito di don Milani dalla viva voce di Piovanelli e dalle testimonianze del giornalista Marcello Mancini e di don Alessandro Lombardi, attuale parroco di Castelfiorentino dove “don Silvano” è stato pievano per quasi vent’anni, e dove è lievitata pure la vocazione sacerdotale dell’arcivescovo eletto di Firenze don Gherardo Gambelli, che prenderà possesso dopo l’ordinazione episcopale in programma il 24 giugno.
Nelle numerose immagini di repertorio sulla missione pastorale di Piovanelli si inseriscono le testimonianze di Renato Burigana, Anna Scattigno, don Gilberto Aranci, Serena Noceti e Mario Primicerio, dell’attuale parroco dell’Isolotto, don Luca Niccheri, e del direttore del Centro missionario diocesano, don Roberto Tempestini. Per arrivare poi al racconto del ruolo fondamentale che ebbe Piovanelli nella nascita della Facoltà teologica dell’Italia Centrale attraverso le parole del preside don Stefano Tarocchi registrate nella Biblioteca di facoltà intitolata proprio a “Silvano Piovanelli”. Infine don Luigi Innocenti, che fu per molti anni il segretario particolare, ripercorre gli ultimi momenti della lunga vita del Cardinale morto a Firenze il 9 luglio 2016. Mentre il ricordo conclusivo è affidato al card. Betori, che riflette sulla fede e la spiritualità del suo predecessore. Che è stato un uomo grande di comunione nella Chiesa e nella società: sempre pronto a cercare i motivi di incontro, dialogo e relazione che aiutassero a vivere l’unità, a livello sia civile che ecclesiale, del popolo che gli era affidato.

Antonio Lovascio