Molti anni fa, nella città in cui sono nato, c’era un vecchio libraio che aveva il negozio sul corso principale. Una sola vetrina, abbastanza affollata, e dentro un unico locale in cui i volumi si accatastavano in modo più che creativo, obbedendo a una sottile corrente di simpatia. Di inventario, neanche parlarne. Abbastanza spesso capitava che un cliente potenziale si trasformasse in taccheggiatore effettivo, ma il titolare della bottega non si preoccupava affatto di furti e furtarelli. «A me – diceva – basta che ci sia qualcuno che legge»
Da venerdì su Tv2000 parte la nona stagione del programma rinnovato, con una 'striscia' quotidiana
Il profilo del social media editor è ormai una realtà al centro del dibattito di esperti e giornalisti. Dopo il New York Times, la Bbc e altre testate giornalistiche straniere, complice un po’ la crisi economica e la riduzione degli organici redazionali, si fa strada la figura del giornalista digitale.
È dedicato al ruolo dell’informazione tra crisi economica, sviluppo sostenibile e sistema solidale il convegno nazionale che la Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), organismo che racchiude 186 testate diocesane per una tiratura complessiva di 1 milione di copie settimanali, organizza a San Miniato (Pisa) dal 12 al 14 novembre 2009. Tra i relatori l’economista Stefano Zamagni, docente all’Università di Bologna, che l’Agenzia SIR ha intervistato per chiedergli alcune anticipazioni a partire dal tema dell’incontro.
Al 31 dicembre 2009 il 62% delle famiglie italiane (36 milioni di persone) sarà in possesso di un ricevitore per la tv digitale terrestre. A fine 2010 si dovrebbe aggiungere un altro 35% di famiglie.
Da novembre “Club 3” la storica rivista edita dalla Società Sanpaolo, cambia nome, grafica e ripartizione degli argomenti e diventa “Club 3 Vivere in armonia”, rilanciando anche la propria presenza on line.
Papa Benedetto XVI chiede ai media “il rispetto per la dignità e il valore della persona umana” e un impegno a promuovere con le nuove tecnologie “un dialogo radicato nella ricerca sincera della verità, dell’amicizia non fine a se stessa, ma capace di sviluppare i doni di ciascuno per metterli a servizio della comunità umana”. Il Papa è tornato a parlare di media e nuove tecnologie, ricevendo questa mattina in Vaticano i partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
Più degli amici. Più dei videogiochi e di internet. La tv continua ad essere il passatempo preferito dei bambini. Lo evidenzia un’indagine sul rapporto tra bambini, mass media e pubblicità curata da GfK Eurisko e Terre des Hommes, svolta su un campione di 1.400 soggetti tra mamme e bambini. Secondo i promotori, «guardare la tv» (29%) supera il «giocare con amici in casa o fuori» (22%), seguito dai videogiochi (16%).
E' iniziata ieri la lettura delle bozze del nuovo documento sulle comunicazioni sociali che il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali sta preparando. Ecco come l'Osservatore Romano di oggi racconta l'avvio di questo importante lavoro.
Dietro ai processi tecnologici dei mass media c’è una portata umanizzante che fa la differenza. “Il rischio di perdere il contatto con la realtà è sempre in agguato e può avere due varianti: l’idealizzazione o la brutalizzazione”, ha detto monsignor Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei, agli oltre 120 partecipanti riuniti ad Assisi per l’incontro residenziale degli Animatori della comunicazione e della cultura che si è tenuto dal 23 al 25 ottobre.