UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Vivere i social a Vicenza: la diocesi al fianco di genitori e figli

Anche evangelizzare il Web richiede una presenza coerente e una specifica forma di carità pastorale.
22 Ottobre 2019

Una catechista cerca di coinvolgere un gruppo di adolescenti in una discussione, ma ognuno di loro è magneticamente attratto dal proprio smartphone. Una famiglia si riunisce per la cena, ma il desiderio di sbirciare il telefono supera quello di condividere qualcosa della giornata. In autobus una volta si scambiava qualche parola, ma con quelle cuffiette alle orecchie nessuno sembra oggi aver più voglia di ascoltare. Perfino tre giovani suore in attesa alla stazione sono immerse in un 'altrove' digitale.

Davanti a simili situazioni la Chiesa vuole continuare a essere 'esperta in umanità', anche di quella 2.0. Nasce così, da un desiderio di capire e di educare i nativi digitali alla 'vita buona del Vangelo', una serie di iniziative promosse dalla Diocesi di Vicenza grazie alla collaborazione di alcuni uffici diocesani con diverse realtà del territorio. Già lo scorso inverno un ciclo di incontri per genitori ed educatori presso il santuario mariano di Scaldaferro titolava scherzosamente «Spegni quel benedetto telefono!». La presenza numerosa, unita all’invito del Papa a riflettere sul tema delle communities, ha portato a dedicare ai social la recentissima Settimana diocesana per la Scuola, con laboratori per alunni e docenti, spettacoli teatrali sul cyberbullismo e tavole rotonde per i genitori. Un nuovo appuntamento sull’uso dei social la diocesi berica lo dedicherà in febbraio ai preti. Perché anche evangelizzare il Web richiede una presenza coerente e una specifica forma di carità pastorale.

 

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